ACRANIA: Totalitarian Dystopia
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18/08/2014Acrania. Somiglia a una marca di croccantini, pur essendo una terribile malattia che ti fa nascere senza le ossa superiori del cranio, con il cervello che fuoriesce, in pratica. In realtà si tratta di un gruppo londinese che debutta su Unique Leader, la quale dimostra di non essere perfetta e di prendere ogni tanto delle cantonate. 'Totalitaria Dystopia' è un mostro ciccione, rimpinzatosi di cheeseburger di carne umana, che ci rotola addosso. La copertina la interpretiamo a modo nostro: il grasso deathcore che assorbe un sacco di ascoltatori/zombie. Non si spiega altrimenti il proliferare di una scena tanto affollata. Questi Acrania suonano come i vecchi Job For A Cowboy, quindi evidentemente la svolta death di questi ultimi ha lasciato molti delusi (non noi, assolutamente). La peculiarità di questa uscita è che siamo nella frangia più estrema, che confina con lo slam, in zone presidiate da tipacci come Disfiguring The Goddess. Ecco perché sono usciti per questa label, probabilmente. I riff sono spesso semplici, di pochissime note, basta che facciano rumore, e la produzione li rende petardi, tanto forti quanto poco espressivi. Il lavoro di batteria è di buon livello, omologato al genere, ma suona tutto troppo digitale e finto. Per sopperire alla mancanza di ispirazione, per tutto il tempo ci sarà il cantante che darà sfoggio di tutte le tecniche del genere, dal pig squeal allo scream. Il problema è che a lungo andare diventa ossessivo, una specie di trasposizione logorroica dell'hip hop nel metal estremo. Rispetto ad altri compari di deathcore gli Acrania non sono i peggiori, comunque.
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