ATRAMENT: Eternal Downfall
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01/04/2016California here we come... Insomma, sarebbe più appropriato un "here we die", vista la mole di metal estremo che si sta riversando su di noi da quello Stato. Una grossa mano ce la dà la Sentient Ruin che ci fa arrivare nella casella mail il debutto di questa sorta di side project di membri di Abstracter, Black September e Vastum. Conoscendo questi gruppi il risultato non ci aspettavamo esattamente i Phantom Planet, e per fortuna siamo stati accontentati. Il punk è valvola di sfogo di molti musicisti, nelle sue declinazioni più varie. Per gente che suona di solito blackened sludge e death metal le cose si fanno più oscure, violente e -manco a dirlo - senza via di scampo. I brani sono immediati, pastosi come il growl di Mattia e i riffoni (meglio definirli mattonate) di James, che si distanziano dall'operato degli Abstracter e ci mostrano che anche in un genere diverso riescono a entusiasmare. I Bolt Thrower incontrano i Wolfbrigade/Wolfpack, decidono di fare una scampagnata in Norvegia con Fenriz e Nocturno Culto nei loro momenti più punkettoni e da lì fuoco e fiamme. Potrebbe essere questa la linea di lettura per tale interessante coacervo, in cui i punti di riferimento si scambiano in continuazione, senza farne prevalere nessuno: ecco la carta vincente di 'Eternal Downfall', breve e diretto, senza velleità eccessive, ma con una qualità che gli consente di posizionarsi nella nostra/vostra collezione di dischi accanto a Acephalix e Down Among The Dead Men.
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