COLONNELLI : Verrà la Morte e Avrà i Tuoi Occhi
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21/04/2016'Verrà La Morte E Avrà I Tuoi Occhi' non è solo il titolo del primo album dei grossetani Colonnelli - segnatamente da Porto S.Stefano - ma anche il titolo di una poesia di uno dei nostri poeti storici, ossia Cesare Pavese, il quale nel testo esprimeva quella disperazione e quel nichilismo che poi ritroviamo nei testi in Italiano della band. Già da questo si capisce che, pur essendo un gruppo giovane e di recente formazione - 2012 - siamo di fronte a tre ragazzi che sanno il fatto loro e che non si lasciano trasportare da facili mode, o alcunchè che possa intaccare la loro idea di musica pesante; in 'Verrà La Morte E Avrà I Tuoi Occhi' si tratta la materia thrash senza alcun accenno di Bay Area, ma sia con tanto vigore simil-Slayer, l'esempio di "Il Boccone Amaro" - singolo d'apertura di cui è stato girato anche un video visibile in coda al testo - è lampante, sia con energia rock che si estende a quasi tutto l'album fino alla conclusiva "La Marcia Dei Colonnelli", corredata di ghost track di stampo punk hc. L'unica concessione alla melodia si ritrova nell alternative oriented "Aspirante Suicida", seguita guarda caso da "Proiettile", cosa crediamo voluta, altro classico esempio di come Leo e soci intendano la materia thrash. C'è una cosa che stona in un quadro che vede già una buona produzione in generale, e cioè l'effetto "scatola di latta" del rullante, purtroppo tanto tristemente e famigeratamente conosciuto attraverso quel polpettone informe che si intitola 'St. Anger', ma le similitudini con quel disco, per fortuna, finiscono lì; i Colonnelli, e qui ci giochiamo la ghirba, sono di un'altra caratura, nonchè mooolto più originali dei Four Horsemen attuali!
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