GRAVE DIGGER: Home At Last
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30/07/2012Constanti e tradizionali come un loro album, i Grave Digger rilasciano un EP apripista, giusto un antipasto del loro nuovo album in uscita a fine agosto. Non l'avremmo mai detto, ma dalla copertina si intravedono novità: vuoi vedere che i nostri si sono messi a studiare un concept che guarda alla Grecia, ed a tempi ancora più antichi di quelli a cui ci avevano abituati? Dal punto di vista della musica, invece ci muoviamo esattamente nello stesso ambito delineato dal precedente 'The Clans Will Rise Again', anche se è un presto per fare previsioni, visto che l'unica traccia dell'EP che farà parte del nuovo album 'Clash Of The Gods', la titletrack, è melodica, epica ed è dotata di un ritornello da stadio da urlare mentre si agitano i pugni in aria. Niente bordate, niente doppia cassa a manetta, niente acciaio tedesco: nè qui, nè nei due pezzi successivi che non faranno parte dell'album. Non che ne sentiremo la mancanza di "Rage Of The Savage Beast", scontata e senza aggressività, col freno a mano tirato e con un ritornello sfruttato dalla band in altre mille occasioni. "Metal Will Never Die" invece sarebbe stata benissimo accanto a "Home At Last" come pezzi melodici e cadenzati del prossimo album, davvero niente male l'interpretazione di Chris, benchè ancora non possiamo lanciarci in speed song a rotta di collo. Per quelle si spera una loro presenza abbondante nel full length. Tre pezzi live per finire che danno l'adrenalina mancante negli inediti: non c'è bisogno di commentare il tripudio che accoglie "Heavy Metal Breakdown", o la granitica coralità di "Excalibur" che oltre dieci anni fa aveva introdotto una maggiore melodia nelle canzoni dei Grave Digger.
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