I'LL EAT YOUR FACE: Hot Brains Terror
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24/05/2012Oramai l'abbiamo capito che alla Grindscene non sono giusti di testa: dopo lo sludge mascherato da grind dei Fuckhammer, tocca al grincore sperimentale degli I'll Eat Your Face, che il gruppo stesso chiama "supergrind". Sperimentale perchè non hanno un cantante e sono solo un chitarrista e un batterista a fare tutto questo casino. In venti densissimi minuti 'Hot Brains Terror' ci riporta idealmente a più di dieci anni fa quando ancora giovani e sbarbatelli erano i mostruosi Pig Deatroyer (a proposito, che fine hanno fatto?) di Scott Hull. La violenza è la stessa, la filosofia che coniuga noise e nevrotiche plettrate è quella, manca il JR Hayes della situazione a latrare dietro al microfono, ma il risultato è comunque più che buono. I segmenti sono nove, ma potevano essere ventotto come un solo unico monolite, la materia è unitaria e omogenea (disturbante, ma attenzione anche alle melodie della seconda parte del platter): un pregio certamente l'aver creato la dimensione di un album, un difetto non riuscire a distinguere le canzoni. In questo frangente gioca un ruolo determinante l'assenza di un vocalist, perchè necessariamente la chitarra deve sopperire alla mancanza con riff che per una buona riuscita globale devono andare oltre la ordinaria amministrazione del grind prettamente d'assalto. Non sempre l'obbiettivo è centrato, una "Acid Worm Monsoon" prende a bastonate una "Castle Of Vomiting Owls" e le sue smanie da Cephalic Carnage ultima maniera, ma alcuni riff purchè buoni si ripetono a canzoni alterne. Piace la voglia di andare oltre gli schemi, si apprezza molto il sound quadrato che rende "Drowning Dogs In A Swamp" un post grind melanconico ed epico. Sulla scia di quest'ultimo pezzo è d'obbligo cotinuare, a meno che nella prossima letterina a Babbo Natale Barrytron e The Boy non vogliano chiedere un cantante per i loro pezzi.
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