IMPERIAL STATE ELECTRIC: Reptile Brain Music
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22/12/2013Arriva Nicke Andersson. Aprite gli occhi, iniziate a prepararvi per la tempesta, ma di quelle in cui piovono power chord e i ritmi sono concitati. La sua creatura a questo giro si chiama Imperial State Electric ed è un vero e proprio spasso. La copertina, i titoli, il suono così vivo: tutto riporta alla mente il già sentito, ma questi svedesi sanno farlo in modo furbo ed accattivante. Innanzitutto, i The Hives sono superati sul loro stesso campo (insomma, quando facevano garage rock erano una gran bella realtà) con delle incursioni veloci e fulminanti. Poi sono riesumati i Led Zeppelin e il loro rock'n'roll (la canzone) in "Reptile Brain", i Thin Lizzy nella melodia di "Eyes", i Rolling Stones sono resuscitati e aleggiano un po' dappertutto. Il condimento essenziale è una spruzzata di punk, con il tipico cinismo che caratterizza gli scandinavi quando fanno del rock divertente (non tanto lontano da quanto fatto dai Kiss). Chitarre infuocate, batteria trascinante, una mare di elettricità e il salto nel tempo è perfezionato. Vi ritroverete a cantare "Emptiness Into The Void" nelle situazioni più impensabili. Magari a metà dicembre, quando passeranno qui da noi, dovremmo accoglierli come si deve.
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