SIMUS: Vox Vult
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20/02/2015Si inizia subito a fare sul serio, o meglio, abbiamo deciso di iniziare l'anno con una band che sapevamo molto carica e pronta ad essere immediatamente competitiva. 'Vox Vult' contiene tante idee, tanta musica di peso che avrebbe consentito alla maggior parte degli altri gruppi in circolazione di fare due album, e invece abbiamo un unico concentrato di potenza e audacia, in cui melodia non vuol dire necessariamente accessibilità;. La prima riguarda l'impetuoso flusso che scaturisce da ogni canzone, mentre la seconda ribadisce che i confini tra i generi sono oramai un concetto retrogrado. Metallo cromato, moderno, alternativo, a braccetto col prog, di cui è ripresa la metrica delle linee vocali in diversi punti, un crossover entusiasmante, all'insegna di riff granitici e cambi di tempo che sottolineano una grande competenza nella creazione di atmosfere molto diversificate. "Mantis" (in italiano, attenzione), "Fakir", "The Soulmaker": sono grossomodo tre facce della band, tante differenze tra di loro, eppure sono riconducibili solo ai Simus. Qualche lungaggine di troppo è l'unico punto d'ombra in una release molto solida che non potrà deludere tutti quelli che si sono stancati del "solito metal"
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