VENOM: Calm Before The Storm
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20/08/2013Alla riscoperta di alcuni bei dischi ingiustamente dimenticati. Dei Venom si è detto tutto: da alcuni sono idolatrati fino a copiare ogni cosa fatta da loro, dal look alla musica; da altri sono denigrati pesantemente per la loro scarsa tecnica e per la loro non eccelsa inventiva. In ogni caso, dopo un trittico di album fondamentali, la band era già sulla via del tramonto, semplicemente 'Possessed' non era più "cool", benché quell'uscita chiuda in modo più che degno il primo periodo degli inglesi. Dopo di quello, esce il chitarrista Mantas: ancora più fuori moda e diritti per la loro strada, i Nostri chiamano ben due musicisti a sostituirlo e danno alle stampe un live e poi 'Calm Before The Storm'. Mentiremmo se dicessimo che l'album ha un valore storico non riconosciuto, perché non ce l'ha. I Venom confermano di essere il gruppo che per eccellenza incarna uno spirito satanico/cazzone (più la seconda che la prima), ma non era ancora il tempo degli album just for fun degli anni Duemila. Nel 1987 Cronos e gli altri credono in una ripresa delle loro quotazioni, e la risposta negativa del pubblico farà allontanare anche il frontman dalla band. Quello che emerge allora è una strenua voglia di riemergere, una lotta titanica e persa in partenza, se pensiamo che la musica aveva nel frattempo dato alla luce i capolavori del thrash ed era uscito 'Into The Pandemonium' dei Celtic Frost quell'anno. La formula è la stessa degli album precedenti, ma con delle varianti minime e comunque notevoli. Il respiro si fa più ampio, la voce non è sempre roca e invasata: "Under A Spell" e "Beauty And The Beast" vanno lette in questa chiave, maggiormente improntate verso l'heavy metal, rispetto alle oscure e abrasive scorribande precedenti. Non che il tasso alcolemico e di scorrettezza sia ai minimi, lo sentiamo nelle tracce d'apertura che ci fanno godere comunque e mostrano dei Venom ancora in forma. La produzione più nitida ci dà infine un risultato che non è per nulla disprezzabile, già da allora anacronistico, è vero, ma di un certo valore.
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