VRTRA: My Bones Hold A Stillness
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10/10/2016Strappatemi le orecchie, altrimenti non posso ricominciare a vivere. Cosa mi è successo? Chiedetelo agli VRTRA, chiedete loro come hanno fatto a costruire dei brani-monstre così morbosamente oscuri e a impiantarmeli nei timpani. Sono solo tre, ma durano mezz'ora. Sono solo tre, ma li ascolterete trenta volte prima di stancarvi. Sono solo tre e uccidono con il sadismo tipico di chi sa di essere il migliore (o quasi). Una demo, eh? Dite che possiamo definirla demo? Dimostra la superiorità schiacciante, questo è quanto. Gli Altar of Plagues di 'White Tomb' a uno stato embrionale, il vortice dei Dragged Into Sunlight reso più scheletrico, la disperazione e la rassegnazione degli Unearthly Trance, i riff dell'altro mondo di Deathspell Omega, il tutto pasteggiando col cadavere ancora caldo dei Diocletian: si soffre e si resta affascinati dalla maestria di questi ignoti californiani, che non raggiungono i baratri di caos dei Portal, ma rimangono qualche passo indietro, lasciando una parvenza di musicalità grazie a una produzione nitida e brutale. Spaccaossa, atroce e ignobile: "demo" dell'anno.
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