CRIMSON BLUE: The Angelic Performance
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21/11/2014I russi Crimson Blue sono molto bravi nel loro mischiare le carte in tavola, pur non inventando qualcosa di totalmente nuovo. Le caratteristiche che hanno reso 'The Angelic Performance' conforme al titolo che porta sono un'incantevole voce da soprano cui è dato il massimo spazio, sfruttandola al meglio sia nei passaggi più elegiaci e classici che in quelli moderni. Sì, perché non possiamo parlare di un album di gothic metal sinfonico in senso stretto se abbiamo riffoni che ti senti fin nelle ossa, cibernetici e ultra ribassati, in odore di nu metal ed estremizzati al punto giusto per ottenere qualcosa di fresco e coinvolgente. Il senso di appagamento deriva tutto da questo fortissimo contrasto, che dimostra -in barba alle previsioni- un'integrazione formidabile delle componenti. Il disco inizia a decollare dopo un paio di brani, con l'apice qualitativo del peculiare crossover in "Lab II Yggdrasil". Suggestioni orientali fanno capolino in "Tonalli" mentre meccaniche oliate molto bene fanno della ritmica irregolare un valore aggiunto del platter. Per i romantici e i tradizionalisti, la ballata strappamutande "Dark Heart Of Mine" potrebbe diventare una dipendenza. In definitiva è l'equilibrio integerrimo che fa emergere i Crimson Blue, una affiliazione al metal e fortunatamente nessuna tentazione pop/synth smidollata.
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