GRAVETY: INTO THE GRAVE
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31/03/2012Thrash and doom. Curiosa e decisamente ben riuscita la miscela proposta dai tedeschi Gravety, anche se si concretizza in pochi punti di reale crossover coatto e originale. La titletrack è la traccia rappresentativa di questa concezione della musica, oscurità e voce spiritata rubata ai primi due dischi dei Candlemass. Un thrash col freno a mano tirato in sostanza, cosa tuttavia ben diversa dal classico mid tempo. Ma per il resto della durata del cd ci troviamo in territori prettamente heavy metal, con batteria classicamente teutonica, ma dotata di fantasia a stelle e strisce (sulla scia dei Rage), una coppia di asce che pur puntando sulla compattezza generale ha fatto tesoro anche della lezione della vecchia guardia britannica (infatti nella seconda metà del disco c'è un'impennata piacevolissima in area Iron Maiden soprattutto nei fraseggi di chitarra), e tanta voglia di emergere dalla massa. Limitiamo le parti vocali in cui Kevin Portz sembra scimmiottare Serj Tankian in un contesto assolutamente alieno e rendiamo i brani meno melting pot e più omogenei: allora quel già triste "Unsigned" alla voce "Label" sarà un vero e proprio delitto.
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