KORPIKLAANI: Noita
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21/05/2015Uno si sente pure un po' deficiente ad aver ascoltato diverse volte l'album, pur sapendo che quasi tutti i giudizi su di esso usciti sul web erano già belli e pronti, confezionati per l'occasione, magari non avendo ascoltato manco una nota. E la cosa terribile é che le recensioni alla cieca ci hanno preso. Tutti sapevano quello che i Korpiklaani avrebbero inciso, non sappiamo quanti, invece hanno predetto che in 'Noita' non ci sarebbe stato nemmeno un singolo di quelli che almeno ti fanno sbronzare come un mulo. Si continua il trend di 'Manala', ben tre anni dal predecessore, si cambia la sezione folkloristica, ma questo non basta a rendere questo ennesimo lavoro memorabile. Il gruppo, oggi, è più propenso a scrivere bei pezzi come "Lempo", tristanzuoli come la copertina che vedete qui sopra. Ma quanti ne puoi mettere in ogni album? Già tre sono al limite, correndo il rischio che te ne viene pure qualcuno male ("Minä näin vedessä neidon" è uno stillicidio, che non va bene se non suoni funeral doom). Rischiare di passare come una banda di depressi? Meglio non farlo. Il fan medio vuole solo qualche altro inno all'alcol e alle foreste, che sia plasticosissimo e ridondante. Ma in quel caso andiamo al di fuori del metal, non vogliamo certo credere che il pubblico a cui queste opere sono destinate corrisponda in tutto e per tutto a quella parte alternativa delle piazze dei peggiori "tarantellari" della nostra penisola. O forse sì?
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