LE PISTOLE ALLA TEMPIA: La Guerra Degli Elefanti
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06/09/2013Andatelo a dire alla popolazione siriana se sono solo luoghi comuni. Il secondo disco de Le Pistole Alla Tempia ci arriva proprio quando stanno per scontrarsi il mastodonte a stelle e strisce e quello con la mezzaluna insanguinata: 'La Guerra Degli Elefanti' è in atto, ancora una volta. E di mezzo, ancora una volta, i civili. Si riesce a comprendere perché nei testi della band c'è una spiazzante denuncia di attualità, un rock potente e interamente in italiano, ma che si lascia influenzare da altre correnti. La apertura è un bombardamento di meno di due minuti, pachidermica la prestazione dei musicisti, che suonano pesanti come fossero una band metal. L'album si sviluppa e poi si avviluppa con toni sempre forti, nonostante non si urli sempre e si richiamino i primi Negrita, le asperità del Teatro Degli Orrori, garage rock bello teso. Sul finale ci si sposta sul versante cantautoriale, con nessuna sudditanza rispetto ad altri attuali esponenti del genere, con gli acquerelli tenui di "Casa Bianca" e "Nazione Sleale". Ancora una volta, testi sopra la media. Il perfetto bilanciamento di queste due anime si trova nel singolo "Non Ti Cercano Più", mentre la rabbia verso l'impunito per eccellenza emerge fragorosa nella canzone dedicata a Cesare Battisti.
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