MANTHRA DEI: Manthra Dei
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26/01/2014Negli ultimi tempi, anche nell'ambiente rock, si è sviluppata una concezione di musica prevalentemente d'accompagnamento, come sottofondo. Il risultato è che non si ascoltano album, bensì il brusio di mp3 o del brano caricato su Youtube mentre si fa altro. Come se la musica fosse diventata un contorno. Patatine fritte della peggior specie, non vino pregiato da gustare in tranquillità. Ebbene, fortunatamente ci sono gruppi che se ne fottono e scrivono musica che rifiuta di rimanere lì nel suo angolino, ti prende per mano, ti strattona con forza e ti porta a fare viaggi straordinari, tanto che poi ti viene naturale scrivere due righe agli autori, almeno per ringraziarli. Cari Manthra Dei, è stato bellissimo essere posseduti dai vostri demoni interiori, nell'accezione originaria del termine, come intermediari tra umano e divino. Quel modo di utilizzare le tastiere, così prog anni Settanta, quelle canzoni che partono da qui e ti fanno arrivare senza respiro chissà dove, Marte forse, a giudicare dal torpore stoner che ti mozza il respiro emanato dalla chitarra. Un solo momento esplicitamente cantato, il resto sono solo grandiose svisate in cui il detto "partire per la tangente" è pienamente valido, soprattutto se teniamo presente che la autonomia di questo disco omonimo è praticamente infinita. Stai lì seduto ad aspettare che inizino le visioni, ma prima ti viene la strizza con l'organo mistico di "Urjammer" e poi ti vedi sto spettro blu che ti assale e ti solletica il cervelletto per più di un quarto d'ora, sotto il segno degli Hawkwind. Solo alla fine capisce che ti ha eroso dentro e non riesci più a fare a meno di questo mantra divino. Fino all'ultimo secondo della ripresa di "Stoner Face" (mettete i Jethro Tull e le loro suggestioni acustiche nel deserto e lasciate arrostire a 300 gradi), un tiro assurdo e diverse peripezie sensoriali. Se Maometto non va alla montagna, è un deficiente. Voi la montagna la vedete in copertina, sapete cosa fare, e se non volete pagare il biglietto del viaggio, ve lo potete pure scaricare a gratis (scrocconi).
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