MARUTA: Remain Dystopian
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01/06/2015Piccoli maciullatori crescono. Piccoli per modo di dire, ovviamente, perché la forza che sprigionano è di quelle davveo devastanti. Terzo album per i Maruta, che continuano la loro progressione efferata e ci spiattellano in faccia altri miglioramenti esponenziali del loro sound, un disco dopo l'altro. Potrebbero essere considerati diligenti alunni dei Pig Destroyer, considerando che Scott Hull ha ospitato parte delle registrazioni e JR Hayes è presente come ospite in un pezzo. É presente anche altro, come il seme sempre fertile dei Brutal Truth e qualcosa di più ricercato come i Crowpath, ma non è certo di originalità di spunti innovativi che i Maruta vogliono parlarci in 'Remain Dystopian'. Diciassette classiche fucilate del death/grind più bestiale che possiate ascoltare nel 2015. Il resto sono tutte chiacchiere di circostanza. Vi piace il genere? Compratelo a scatola chiusa. C'è anche il Tompa a sbraitare come fa nei Lock Up, ma il rispetto per questi "serial grinders" floridiani ci fa sottolineare che il successo di questa uscita è tutto merito loro. Come per i Theories, teniamoli d'occhio.
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