SOMAN: World On Fire
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05/02/2015Stavolta i tipi della Buil2kill non hanno dovuto fare chissà quali ricerche: il gruppo che che cercavano era a due passi dal loro quartiere generale. I liguri Soman esordiscono e il mondo va a fuoco, esplosioni nucleari e guerre cruente lo dilaniano. Il metodo usato per prospettarci tale fine del nostro pianeta è un death metal senza infamia e senza lode, in verità un po' inibito nelle proprie potenzialità distruttive dall'ansia della "prima volta". Gli idoli dei Nostri sono i Cannibal Corpse, cui si ispirano soprattutto per una concezione del genere che prescinde da tecnica e va subito al sodo, specialmente per i ritmi utilizzati e diversi riff. Il punto focale di 'World On Fire' è l'apertura mentale, ottimo biglietto da visita per dei giovani musicisti, caratterizzante un cantato alla Erik Rutan che rivela anche un certo ascendente "core", purtroppo abbastanza monotono e onnipresente, quando avrebbe potuto essere utilizzato con minor insistenza per valorizzare i passaggi strumentali. Per quanto siano immediati, i brani non riescono a farsi memorizzare a causa di una scrittura ancora scolastica, che non metabolizza alla perfezione gli inserti con più groove. Un ascolto attento, che va oltre la produzione un po' piatta (soprattutto per i suoni delle chitarre) ci fa preferire la seconda parte dell'album, in cui effettivamente la violenza emerge e gli spunti si fanno più cattivi e decisivi. Niente paura, il tempo è dalla parte dei Soman, riusciranno a perfezionarsi.
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