ELVENKING: Reader Of The Runes - Luna

Giunge il momento per gli Elvenking di chiudere la trilogia di 'Reader Of The Ruins' iniziata nel 2019, e che volge al termine con questo terzo capitolo, 'Luna'. I brani sono ovviamente strettamente collegati tra essi e anche con quelli degli altri due album, ma rispetto al precedente 'Rapture' dove, in concomitanza con le tematiche del concept, le atmosfere erano più cupe, si nota come invece in questo disco i brani siano tendenzialmente più melodici e in qualche misura (specialmente tra le ultime tracce), anche un po' malinconici. Le tracce sono in generale anche abbastanza compatte e dirette, ma non per questo mancano pregevoli intermezzi musicali e passaggi folk, resi principalmente grazie al violino di Lethien. Già le tracce iniziali come "Seasons Of The Owl" e la titletrack sono dei bei pezzi, che rendono subito in chiaro come le premesse siano ottime per il resto della tracklist, che in effetti si rivela assolutamente all'altezza dei suoi predecessori. Su "Stormcarrier" vengono inserite anche delle voci in growl, per le quali è stato coinvolto Vreth (al secolo Mathias Lillmans), cantante dei Finntroll (ma dietro ai microfoni anche in molte altre band come ...And Oceans e Dyspit). Tra gli altri brani citiamo anche "Gone Epoch", "Throes Of Atonement" e "On These Haunted Shores", ma davvero tutte le canzoni sono valide e molto belle. Nel finale c'è anche una traccia di più ampio respiro, dato che "Reader Of The Runes - Book II" si articola nel corso di ben undici minuti, nel corso dei quali ritroviano anche un intermezzo orchestrale e ovviamente anche alcuni cambi tematici e atmosferici. Gli Elvenking concludono dunque questa fase della loro carriera, che si è rivelata senz'altro azzeccata, perchè possiamo annoverare gli album di questa trilogia sicuramente tra i migliori della loro discografia. Vedremo quali saranno le prossime mosse della band friulana ed in particolare se intenderà proseguire su questa scia o se piuttosto proverà a percorrere strade un po' diverse, anche perchè fondamentalmente questi brani erano stati composti ormai alcuni anni fa e, di fatto, non arriviamo certo a dire che siano vecchi, però a distanza di tempo ci sta che le cose possano essere viste in maniera un po' differente. Intanto, apprezziamo sicuramente questo nuovo disco e consigliamo possibilmente di rispolverare anche i due precedenti album per poterli meglio gustare nell'insieme.