HATEFUL: Epilogue Of Masquerade

La soluzione stilistica adottata dalla band di Daniele (anche Blood Of Seklusion, Valgrind: tutte band ottime a nostro avviso) è rimasta invariata sin dall'acclamato debutto: molti (tredici) brani, complessi e di breve durata (eccezione fatta per "Walking Into A Nightmare"). Seguire attentamente il sentiero d'ognuna di esse, durante i primi ascolti ci sembrerà difficile visto l'enorme quantitativo di idee presenti anche solo nei primi trenta secondi di un brano qualsiasi. Un continuo perpetuarsi di giri di chitarre e stacchi precisissimi che non trovano difficoltà né in uno dei brani più brevi del disco, ovvero "Breathing The Whirlwind", né in "Stillbirth", solo all'apparenza una semplice strumentale. A metà tra il sound swedish, la bestialità degli assalti sonori dei Cryptopsy e degli ultimi Suffocation, e incursioni thrash vecchia scuola (presente qua e là così come in "Ravenous"), 'Epilogue Of Masquerade' è senza dubbio l'ennesimo (riferito alla prolificità del cantante/bassista/chitarrista modenese) album da avere nato dalla mente di Daniele, ed ovviamente dei suoi compagni negli Hateful.