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BLIND GUARDIAN

Milano si prepara ad accogliere i Blind Guardian in uno dei locali simbolo per gli eventi di questo tipo: l'Alcatraz. I fan accorsi riempiono l'intero locale e l'atmosfera che si respira è carica di emozione per i bardi tedeschi. Alle 21:00 si spengono le luci ed è l'intro di 'The Ninth Wave' a far sollevare il pubblico in un boato, il resto della band accede al palco con assoluta tranquillità e Hansi Kursch spunta da dietro la batteria, intonando i primi versi del pezzo, pubblico estasiato dal carisma del singer che si dimostra fin da subito un ottimo trascinatore, tutto l'Alcatraz canta i cori di quella che è la prima song tratta da 'Beyond The Red Mirror'. Al termine la band saluta il suo pubblico e via con "Banish From Sanctuary" per giungere a un mito intramontabile come "Nightfall", toccante e coinvolgente, tutti a cantarla senza risparmiare un minimo delle forze.

Si riprende quota con "Fly" e "Tanelorn(Into The Void)". La band è in assoluta forma fisica, Andrè Olbrich e Markus Siepen sempre ai loro posti come fondamenta sicure, sarà Hansi a correre da una parte all'altra del palco in assoluta simbiosi con l'audience che sembra averlo contagiato con il suo spettacolare supporto. Ora è tempo per le origini della terra di mezzo e sarà "The Last Candle" a mandare in delirio i fan, i quali verranno tenuti impegnati con il ritornello finale per qualche minuto ed è uno spettacolo suggestivo vedere ogni persona battere le mani per tenere il tempo. Momento di pausa, respiriamo a pieni polmoni prima di tornare in battaglia, dopo alcuni secondi è un piccolo piano quello che vediamo portare in mezzo al palco dai tecnici e saranno le prima note proprio di questo strumento a dare inizio ad una altra song tratta dal nuovo album: "Miracle Machine", sarà Hansi a dare prova delle sue doti vocali ancora una volta.

Al termine, vengono portate sul palco le chitarre acustiche e tutti aspettiamo che si dia inizio a "A Past And Future...", ma una grossa sorpresa è dietro l'angolo perchè non appena Hansi parla del Dark Lord Sauron, gli applausi del pubblico danno quel calore ai bardi, tale da poter dare inizio a "Lord Of The Rings", in quella che sarà una bellissima versione interamente acustica. Le chitarre di Andrè e Markus tornano a ruggire con "Traveler In Time", "Journey Trough The Dark" e con uno dei migliori pezzi di tutta la serata: "Majesty". Il pubblico è impazzito e si tocca un picco elevatissimo, le prime file sono accalcate dalla massa contro le transenne. La band non perde un colpo. Si chiude con la seconda sorpresa in scaletta: "And The Story Ends". I Blind Guardian salutano e se ne vanno. Il pubblico acclama, ed i bis non si fanno attendere. L'intro di "War Of Wrat" ci prepara a quella che sarà "Into The Storm", dopodichè altra song tratta dal nuovo album "Twilight Of The Gods", ma sarà "Valhalla" ad accendere la miccia per un bel candelotto di dinamite metal.

Il pubblico esplode come una bomba ed il coro finale sembra non terminare mai a testimoniare che ognuno di noi era pronto a dare il tutto per tutto, sicuramente in molti sono usciti senza voce. Si riprende con "Well Of Time", e si giunge al marchio di fabbrica dei bardi tedeschi: "The Bard's Song In The Forest". Lasciatemi dire solamente che la song in questione è stata cantata quasi per intero dal pubblico, ma la sensazione non era quella di essere all'interno dell'Alcatraz, bensi' proprio in una foresta intorno ad un enorme fuoco, migliaia di persone a cantare e ad alzare le mani verso i propri beniamini. E' chiaro che il tempo si è fermato per qualche minuto. L'intero show si chiude con "Mirror Mirror". Un concerto favoloso, la scenografia alle spalle del palco era rappresentata da due specchi identici a quello del nuovo album, ma sono sicuro che i fan hanno apprezzato ben altro.

Mentre scrivo queste righe l'emozione è ancora forte e la notizia appresa dalla stessa band, in cui il materiale proposto nella serata è stato registrato per un album live di prossima uscita, può farvi rendere conto della qualità dello show, sia da parte degli artisti in questione che da parte del popolo metal presente, il quale con la sua passione trascinante e coinvolgente, spesso è in grado di cambiare ulteriormente le sorti di un evento già annunciato.

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