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DARK TRANQUILLITY

Felice Halloween a tutti... c'è un po' di sarcasmo in questo mio augurio, ed il motivo è presto spiegato: come si può essere in orario per un concerto a Milano, quando il concerto inizia alle 18.20? Capisco che l'ennesima festività straniera abbia ormai piantato radici anche da noi (i figli dei miei vicini di casa che girano a fare "dolcetto o scherzetto"? ma teneteveli a casa, per favore!) e che per i locali sia una manna fare il pienone con la scusa che c'è una festa qualunque, ma se ospiti un gruppo internazionale che sai che ha un discreto successo, non puoi, a mio parere, farlo suonare presto per poi fare la festa. In realtà, a quanto pare, si può. Nè è la prima volta che mi capita, quindi va bene così. Tutto questo preambolo per dire che le prime due band hanno suonato praticamente per sè stesse, ed altrimenti non poteva essere. Un vero peccato, vista la caratura dei gruppi. Quando tocca ai Dark Tranquillity sono le 20.00, ed il pubblico è riuscito in qualche modo a superare le insidie del traffico milanese per riempire il locale. La scaletta promessa per la registrazione del nuovo DVD sembrava dovesse essere imperniata sui pezzi della preistoria della band; in realtà ci sono state delle grandi sorprese, ma non poi così numerose. Le due ore di concerto sono entusiasmanti a prescindere dalla qualità dei suoni, buoni ma non ottimi: la band è in stato di grazia, suona con una grinta da grandi occasioni, ed il pubblico è in visibilio. Contrariamente alle mie aspettative (soprattutto in considerazione degli ultimi act della band da me seguiti) sotto il palco la ressa è di quelle emotivamente trascinanti e fisicamente devastanti, ed il gruppo lo nota, incitando e divertendosi. Stanne si lascia anche andare per ben due volte allo stage diving (entrambe le volte sulla mia testa... il mio collo sentitamente ringrazia!), e la seconda continua a cantare mentre il pubblico lo "porta in giro" per la platea. Ottima la partecipazione come vocalist di Nell Sigland dei Theater Of Tragedy, ed ottima risulta anche la prestazione del neo acquisito bassista Daniel Antonsson: la band si diverte, il pubblico pure. L'alchimia di questa sera è particolare, non se ne trovano poi così spesso, ed è per questo che la serata è da ricordare: addirittura, due ore serrate di concerto risulteranno poi quasi poche, insufficienti a saziare la fame di musica del pubblico. Aspetto di vedere il DVD; per il momento il ricordo è di quelli che vale la pena conservare. SETLIST: 01. The Treason Wall 02. The New Build 03. Focus Shift 04. The Lesser Faith 05. Wonders At Your Feet 06. Lost To Apathy 07. Freecard 08. Inside The Particle Storm 09. Nothing To No One 10. Edenspring 11. Insanity’s Crescendo 12. Lethe 13. Dreamlore Degenerate 14. Misery’s Crown 15. Therein 16. My Negation 17. Yesterworld 18. Punish My Heaven Encores: 19. The Mundane And The Magic 20. Final Resistance 21. Terminus (Where Death Is Most Alive) 22. Ex Nihilo (Outro)

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