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SWALLOW THE SUN

Roma, 7 novembre 2019. Traffic Cub. Per gli amanti delle sonorità malinconiche, vetrose, urticanti e telluriche miglior bill non avrebbero potuto chiedere, e come molto spesso accade la No Sun Music si è dimostrata oculata e sapiente nella scelta. OCEANWAKE - I finlandesi Oceanwake, al decimo anno di esistenza e con il quinto lavoro all’attivo uscito qualche mese fà, hanno l’onore di aprire ad un accoppiata di tutto rispetto: Swallow The Sun ed October Tide. Gli Oceanwake sono un quintetto fautore di partiture post rock/core/progressive dall’andamento prevalentemente mellifluo, come la bassa marea, sempre alquanto placide che solo nel finale tendono a deflagrare nel postcore; un pò come facevano i precursori Isis, ma con una maggiore componente melodica che spesso tende all’autoindulgenza. OCTOBER TIDE - Gli October Tide nascono come progetto parallelo dei Katatonia (nei primi anni ha preso parte anche Jonas Renkse), finchè i fratelli Norman (presenti in tutti i migliori album della prima metà di carriera dei Katatonia) non hanno deciso di lasciare la band madre per dedicarsi anima e corpo alla Marea di Ottobre, portandosi dietro quella malinconia ed i suoni vetrosi del gothic doom/death che loro stessi avevano contribuito a creare. Prima parte del set alquanto spiazzante a causa di un suono gestito male: batteria sovraesposta e chitarre quasi inudibili sfalsavano il tutto portandoci a pensare che non avessero fatto il soundcheck. Quando finalmente il fonico ha trovato il bandolo della matassa ed ha sistemato i volumi è stata tutta un'altra storia ma nonostante tutto la malinconia e gli intarsi di chitarre non catturavano l’orecchio come riescono a fare su disco. Il setlist è stato una carrellata di tutta la loro carriera con tre estratti dall’ultimo lavoro 'In Splendor Below'. Show dai due volti con più ombre che luci ed ovviamente suoni katatonici a manetta. SWALLOW THE SUN - Dopo l’opera monstre del triplo album “Songs From The North” e la morte della compagna del chitarrista/songwriter Juha Raivio, ci son voluti due anni e mezzo affinchè il dolore fosse metabolizzato e riversato nell’ultimo album “When a Shadow Is forced Into The Light”, brano di apertura del set che ha mostrato tutto il range vocale di cui il cantante è dotato: clean vocals, screaming e growling; diversamente dalle due volte precedenti in cui li abbiamo visti, stavolta non ha convinto lo screaming. “Lost And Katatonic” ci ha scartavetrati con una voce ultragutturale ed un sound da battaglione di sparta che avanza sotto i colpi della batteria. Bastarda ‘Don’t Fall Asleep’ che dietro un inizio melodico e raffinato nasconde un esplosione di growling e una sezione ritmica terremotante. ‘Firelights’, ‘Clouds On Your Side’, ‘Upon The Water’, ‘Stone Wings’ sono estratti dall’ultimo lavoro e tutti hanno avuto la stessa caratteristica: alquanto morbidi su disco, invece dotati di forza dirompente che ci hai letteralmente spiazzati dal vivo, portandoci alla fine del set che si è concluso con ‘Deadly Nightshade’ tratto da ‘Morning Never Came’; un viaggio all’indietro nella loro discografia: dai suoni più morbidi e melodici delle ultime opere a quelli più terremotanti degli esordi. Al rientro per il bis il vocalist ha indossato una maglietta dei Type O Negative svelando così le coordinate del brano con cui avrebbero chiuso il set: la devastante “Swallow” tratta da “Hope”. Organi liturgici e magniloquenti come il sound che li ha accompagnati (abbiamo avuto la sensazione che l’amplificazione si fosse triplicata rispetto al suono delle band precedenti), contrariamente a quanto dimostrato dagli October Tide i finlandesi sono molto più minacciosi e potenti dal vivo che su disco.

OCTOBER TIDE SETLIST
I, The Polluter
Ogonblick Av Nad
Of Wounds To Come
12 Days Of Rain
Guide My Pulse
Grey Dawn
The Custodian Of Science
Adoring Ashes

SWALLOW THE SUN SETLIST
When a Shadow Is forced Into The Light
Lost And Katatonic
Firelights
Don’t Fall Asleep (horror Pt. 2)
Clouds on your side
Upon the water
New Moon
Stone Wings
Deadly Nightshade
Encore:
Swallow

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