DEICIDE: IN TORMENT IN HELL

In un certo senso preannunciato dall'avvilente "Insineratehymn", ecco il disastro. Questo settimo full-lenght dei Deicide, registrato in una tremenda quanto incomprensibile fretta (la band ha poi affermato che ci sarebbero state pressioni da parte della Roadrunner) che è anche causa dello scarso risultato, rappresenta in pieno la cartina al tornasole di una band che, ormai, si trova impantanata nella palude del vuoto creativo. Trovo difficilmente le parole per descrivere i riff scontatissimi (per usare un eufemismo) che sorreggono "In Torment In Hell", accostati a parti solistiche delle quali meno si parla, meglio è. L'unica cosa che non è cambiata, la feroce attitudine anti-cristiana che trasuda dai testi e dalla (brutta) copertina. Certo, un errore lo si perdona a tutti, ma non si può non provare rabbia nel pensare che la stessa band di "Deicide" e "Legion" abbia potuto fare qualcosa del genere. Forse sarebbe meglio fermarsi qui. In ogni caso, ogni sentimento di rabbia e malinconia sparisce presto pensando alla miracolosa rinascita creativa degli anni successivi.