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DISTURBED: TEN THOUSAND FISTS

data

18/11/2005
86


Genere: Nu Metal
Etichetta: Giant/Emi Records
Anno: 2005

Dopo la pazzia di "The Sickness", la speranza del sottovalutatissimo "Believe", per i Disturbed ora è il momento della rabbia di "Ten Thousand Fists"; col nuovo cd il gruppo di David "The Man" Draiman completa quella fusione con l'heavy metal più tradizionale iniziata in "Believe"; se in quel disco la musica del guppo aveva flirtato a più riprese con i Queensryche di "Empire", in una sorta di ibrido tra nu metal ed il metallo regale del gruppo di Seattle, col nuovo cd i Disturbed alzano il tiro e fondono il loro metallo moderno alla tradizione metal rappresentata dai Judas Priest. Con "Ten Thousand Fists" i Disturbed incidono il disco che i Priest avrebbero voluto incidere al posto di "Jugulator" e "Demolition" e che avrebbero fatto meglio ad incidere al posto del superfluo "Angel Of Retribution": Draiman si trasforma in un Halford in versione nu metal, innalzando un muro vocale imperioso e declamatorio che molto ricorda il grandissimo singer inglese, mentre il chitarrista Dan Donegan arricchisce il suo guitar work sempre preciso e quadrato con assoli lancinanti ma melodici, che rappresentano una novità assoluta per la band. Non è da meno la sezione ritmica col drummer Mike Wengren e il nuovo bassista ( proveniente dagli Union Underground e sostituto del dimissionario Fuzz) John Moyer, che si esibisce in ritmiche serrate e contorte, quanto in galoppate trascinanti. Ma la vera star del disco è sempre Draiman che sfodera una prestazione da manuale, integrando il tutto con testi stupendi che toccano senza ipocrosia o facili moralismi temi come relazioni personali, politica e disagio sociale. Tutta la track list è di altissimo livello, ma nel mazzo spiccano la virulenta title track, il metallo al fulmicotone di "Striken", la furia controllata di "Son Of A Plunder", lo smarrimento amaro di "Avarice" e la malinconia di "Overburdened". Non manca questa volta anche una bellissima cover, ossia "Land Of Confusion" dei Genesis, che va ad aggiungersi a quella stupenda di "Shout" dei Tears For Fears contenuta in "The Sickness". A rendere il tutto ancora più esplosivo e potente provvede la produzione del fido Jhonny K., che ingigantisce l'operato compositivo della band, ma soprattutto l'incredibile artwork del grande Todd McFarlane, che sembra una traduzione grafica della musica di "Ten Thousand Fists". Non so se l'avete capito ma questo è un disco da comprare ad occhi chiusi, che siate nu metallers o metal head ancorati alla tradizione, non rimarrete delusi dalla nuova opera dei Disturbed.

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