MENCEA: DARK MATTER ENERGY NOIR

Tema: la globalizzazione. Svolgimento: la globalizzazione è quella cosa che permette ad un gruppo metal greco di suonare come una band svedese. Voto: sintetico, ma chiaro. 6. Chiedendo perdono per il nostalgico incipit scolastico, è giusto precisare che il debutto dei cinque ateniesi è a tutti gli effetti un album di death metal melodico, il cui sound è perfettamente in linea con quello delle produzioni scandinave degli ultimi dieci anni, in barba al fatto che i Mencea nascono ai piedi del Partenone e non in un sobborgo di Gotheborg. Influenzato dallo swedish style dei Soilwork e degli In Flames di qualche anno fa (ma anche dal lavoro di altri gruppi della stessa scena), 'Dark Matter Energy Noir' è dunque una release di chiara ispirazione nordeuropea che non può vantare certo una spiccata originalità, ma che riesce comunque a farsi apprezzare grazie a brani frenetici e compatti. Il songwriting dei Mencea si sviluppa principalmente su tempi veloci, supportati da un riffing dinamico, sebbeno non manchino episodi che si concedono ritmi meno esasperati ("Eminence"), pur mantenendo inalterato l’impatto cercato dalla formazione ellenica. Probabilmente i pezzi migliori sono quelli posti in apertura, con "The Passing" e "Ardad" che qua e là mostrano sfuriate che mi ricordano qualche passaggio dei più blasonati Amon Amarth (tastiere a parte). Il disco è in ogni caso piacevole nel suo insieme, anche se non entusiasma più di tanto.