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PROPHILAX: COITO ERGO SUM

data

02/06/2008
85


Genere: Metal demenziale
Etichetta: Temple Of Noise
Anno: 2008

La band più romanaccia, demenziale, volgare, dissacrante e goliardica che vantiamo nel nostro Paese è tornata alla carica, a tre anni dalla pubblicazione dell'ottimo 'Analive' e a cinque dal full lenght 'Il Quinto Escremento'. E sembra che in questo disco i Prophilax abbiano voluto proseguire sulla scia del precedente, lavorando cioè sulla tecnica, sui suoni, sulla qualità insomma, in confronto ai dischi degli anni '90. Ma non è solo questo: 'Coito Ergo Sum' pur essendo sempre infarcito delle tematiche care ai nostri, cioè sesso e blasfemia, è meno demenziale degli altri album prodotti finora, anzi, si potrebbe persino dire che è un disco di protesta. Quindi scordatevi di trovare i divertenti personaggi partoriti dalle folli menti di Ceppaflex (al secolo Fabio Pinci) e compagnia: Dora, Zio Panello, Cagatone Joe, Sirvano, Marino Sumo etc Musicalmente, come dicevamo prima, il risultato è a dir poco eccellente: la registrazione è ottima e i pezzi sono carichi di spessore tecnico e qualità, e spaziano dall'heavy metal al rock, dal funky alla fusion e persino all'elettronica. L'album vede il solito Ceppaflex alla voce, autore di una buona performance, l'ottimo chitarrista Sbohr (Ludovico Piccinini), autore di tutte le parti di chitarra, basso e tastiera. Alla batteria troviamo l'esperto Lorenzo Gentile, detto Fregnex. Piccola novità: la presenza della brava vocalist Tiziana "Tizianal" Giudici degli Sviet Margot che duetta con Ceppaflex in alcuni brani. Ma parlavamo dei testi, che sono un po' il cardine della band. Con questa novità dei testi "seri" probabilmente i romani perderanno alcuni fan guagnandone altri, ma una cosa è certa: non è mai nulla di banale o scontato. Anche se qui su Hardsounds non è consuetudine, analizzeremo il disco track by track, per rendere meglio l'idea del lavoro a cui siamo di fonte (abbiamo omesso gli sketch che introducono le canzoni). Se non siete interessati andate direttamente alla conclusione. Vivi e lascia chiavare Brano heavy metal ben suonato e concepito (complimenti al chitarrista), sottolineato dalla doppia cassa di Fregnex, che gli conferisce un che di power. Testo sulla tolleranza sessuale un tantino banale, o meglio, banale in un Paese moderno. Forse l'Italia ha bisogno che certi messaggi debbano essere ribaditi. Clero'ttura de cojoni Altra potente sfuriata heavy metal, forse un po' più power del brano precedente. Testo fortemente anticlericale e assolutamente serio e privo di vis comica. Un vero e proprio brano di protesta, insomma. Qualcuno potrebbe trovarlo fuori luogo, ma per la stessa ragione di prima forse non lo è. Silicojone Bollente e aggressivo hard rock con il testo incentrato sul declino della tv italiana. I Prophilax prendono di mira le starlette siliconate che sfondano nel jet set grazie alle prestazioni sessuali concesse ai "produttori brava gente". Più rabbia che goliardia, anche se l'appellativo "chiappe rubate alla pornografia" è entrato di diritto nel mio sermo quotidianus. Impossibile non ridere allo sketch a metà pezzo, dove l'aspirante velina, signorina Pompinetti (Tizianal) fissa un nuovo "provino" col produttore (Sbohr). Ti Ano Ecco che i Prophilax tornano alle origini. Il brano è una ballad piena di rimandi a Viva La fica, del disco precedente. Qui compare anche la vocalist Tizianal, nei parti di una ragazza che scambia una richiesta di sesso anale con una dichiarazione d'amore (vedere l'intro Scambio Di Consonante) con le conseguenze immaginabili. Ecco che la goliardia ritorna. Mandami In Radio Col Beep Pezzo hard rock pulito e ben strutturato, con un originale inserimento di tastiere dal sapore ottantiano. Il testo parla di censura e attacca l'eccessiva banalità della musica mainstream che passa sulle radio italiane. Anche qui la rabbia prevale sulla voglia di far ridere. Simpatici i "bip" che coprono insulti vari a politici, religiosi, banche etc Big Bamboo Simpatico rock funky con l'innesto di Tizianal, nei panni di una ragazza che ama fare le vacanze da sola in Africa alla ricerca del "Big Bamboo", che cerca di spiegare la cosa al suo fidanzato Ceppaflex. E qui tornano i Prophilax demenziali che tutti conoscono. Da notare la presenza di alcune battute di 'Puttanic'. Musicalmente interessante, ma nulla di stratosferico. Mi sarebbe piaciuto sentirla con il basso suonato dal grandissimo Andrea Romanazzo, che probabilmente avrebbe dato un'impronta più ritmica alle numerose sincopature del pezzo. Frate 'n kiappetto Rock Metal dal sapore priestiano, abbastanza godibile anche se non eccelso. Belle le parti di chitarra. Il testo, abbastanza goliardico, parla delle avventure sessuali di un frate decisamente disinibito, nei quali è impossibile non riconoscere un religioso che tempo fa è stato al centro di uno scandalo sessuale, del quale, come gli stessi Prophilax, non riporteremo il nome. Divertente lo sketch a metà canzone, dove assistiamo a un incontro ravvicinato tra Tizianal-Suor Ubalda e Sbohr-Frate 'n kiappetto. Altri Cazzi, Stessi Culi Ballad progressive rock pulita e ben concepita. Belle le parti soliste di Sbohr, sottolineate dal controtempo ritmico di basso e batteria. Testo assolutamente privo di ogni elemento goliardico e fortemente intriso di polemica contro i mali dell'Italia, soprattutto la politica: "sti politici luridi e ladri/ che non sanno fa 'n cazzo/ tranne litigà/ sniffano coca/ vanno co le troie/ e noi le pagamo/ queste ste merde qua". Banale? Forse, ma l'Italia, come già detto, ha bisogno ancora che queste cose vengano dette, e qualcuno dovrà pur farlo. Stronzemon Brano elettronico che richiama fortemente le sigle dei cartoni animati per bambini. Questa canzone è una presa in giro alle mode passeggere che vengono imposte dall'estero (Giappone soprattutto) ai bamabini. Ovviamente si parla di Pokèmon. La parte del combattimento tra i mostricciatoli è da morire dal ridere. Questa canzone ha ispirato la creazione di un fumetto. Casa Chiusa Altra mazzata heavy metal, tecnica e ben suonata, ma purtroppo poco accattivante, se non nel ritornello. Testo carico di rabbia e polemica, tutto a favore della riapertura delle case chiuse. Me Scarico Tutto Tornano le tastiere ottantiane per questo pulitissimo mid-tempos rock/metal melodico. Molto bello il cambio di tempo che precede il ritornello. Tema del brano: inno alla pirateria e polemica contro Siae, case discografiche, cinematografiche e videoludiche. Pure qui prevale la polemica sulla voglia di far ridere, ma sfido chiunque a non essere, almeno in parte, d'accordo. S.P.E.R.M.A. Bellissimo e accattivante brano fusion/funky, che si apre con l'ottimo riff di chitarra targato Sbohr, per proseguire in controtempi e un ritornello catchy e coinvolgente. Sinceramente anche qui mi sarebbe piaciuto sentire Romanazzo al basso. Il testo è molto goliardico e divertente: vengono presi di mira quegli improbabili prodotti ringiovanenti che si vedono nelle ancor meno credibili televendite. Geniale lo sketch tra la cliente e l'imbonitore (interpretati ormai avrete capito da chi). Figli Di Cani Possente heavy metal priestiano arricchito da un'imprevedibile tastiera. Ritornello molto catchy e accattivante, che in sede live sicuramente renderà meglio dello studio. Come al solito grande prova tecnica da parte di tutti. Testo anche qui poco goliardico, tutto incentrato sull'offensiva nei confronti della Polizia Municipale e degli Ausiliari del Traffico. Vivo Col Gay Divertente duetto tra Tizianal e Ceppaflex, nei panni di un ragazzo che lascia la sua fidanzata perchè si scopre gay. Il pezzo è un hard rock lento e lirico, da approfondire in sede live. Ricorda vagamente la celeberrima "Risvolti Psicologici Del Rapporto Tra Una Giovane Donna E Un Giovane Uomo" degli inarrivabili Elio E Le Storie Tese. Insomma, un disco più maturo, meno demenziale, meno porno, meno volgare ma Prophilax al 100%. Certo, questa nuova veste di artisti impegnati e di protesta è un po' una novità per tutti i vecchi fan dei romani ma potrebbe attirare le attenzioni di altri ascoltatori. In ogni caso un disco divertente, godibilissimo e suonato dannatamente bene. Dategli una possibilità e ignorate tutte quelle recensioni in giro che lo stoncano proprio in luce al nuovo atteggiamento assunto dalla band. P.S. Astenersi cattolici, piccolo-borghesi, idioti che si scandalizzano per una parolaccia e tesserati di qualunque partito politico.

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