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SLIPKNOT: 9.0 LIVE

data

16/11/2005
80


Genere: Nu Metal
Etichetta: Roadrunner Records
Anno: 2005

“Ladies and gentlemen, due to unforeseen circumstances Slipknot will not be performing this evening. We are as we speak trying to rectify this situation. We’ll be right back with you.” Boato sconsolato del pubblico, e parte a cannone “The Blister Exists”. Un’intro piuttosto atipica, ma che sa fiondare dritto l’ascoltatore nel cuore della bolgia scatenata dai nove dell’Iowa. Lo dico subito, “9.0 Live” è uno di quei dischi dal vivo dove dopo pochi secondi cominci a sentire il sudore del tizio vicino a te e ti manca l’aria, uno di quei dischi che moriresti di asfissia ascoltandolo in una stanza di tre metri quadrati. Dopo tre album che li hanno fatti equamente amare e detestare da tutto il mondo musicale, è l’ora per gli Slipknot del capitolo dal vivo, che fin dalla copertina mantiene la promessa di farvi del male, di catapultarvi in mezzo alla folla, in mezzo ai ‘maggots’ di Las Vegas, Tokyo, Osaka e Singapore, postacci dove è stata catturata la performance di Corey e compagni. Senza tanti giri di parole “9.0 Live” è la perfetta fotografia degli Slipknot su palco. Una macchina da guerra che non fa prigionieri e che spazia dai brani più tirati di “Slipknot” e “Iowa” alle melodie più ricercate dell’ultimo “Vol. 3 The Subliminal Verses”. Una macchina da guerra che comunque i suoi difetti ce li ha; l’ugola di Corey accusa in più di un’occasione qualche cedimento, e il ruolo dei fantomatici percussionisti è pari a zero sul piano sonoro (saranno anche degli intrattenitori che aizzano il pubblico, ma trovare una sola nota che provenga dai loro drum kit in questo live è arduo) anche perché, detto tra noi, Jordison riuscerebbe a fare da solo quello che fanno dieci percussionisti. Una scaletta davvero eccellente che pesca equamente tra i tre lavori della band, e che riserva anche qualche sorpresa, ad esempio “Skin Ticket”, per stessa ammissione di Corey mai suonata dal vivo prima d’ora. Tutti gli altri classici della band, da “(sic)” a “People=Shit” passando per “Pulse Of The Maggots” ci sono, compreso un assolo di batteria che conferma quanto detto poco sopra. Una vera manna dal cielo per tutti i fans dei ‘knot in giro per il mondo, e a ben vedere anche un buon modo di iniziare a conoscerli per chi non ha mai approfondito, o per il quattordicenne ribelle che li scopre solo ora fatalmente in ritardo.

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