TERRA ATLANTICA: Oceans

Quarto album per i tedeschi Terra Atlantica che ritornano con un disco intitolato 'Oceans': non si tratta propriamente di un concept, ma le canzoni sono tutte legate a tematiche che riguardano il mare, gli oceani e la navigazione. Il loro è un power metal melodico molto classico, ispirato principalmente a Gamma Ray ed Helloween, ma bisogna anche riconoscere come il loro sound comprenda anche altri elementi e riesca ad essere alquanto vario. Nei brani si ritrovano infatti anche ricche orchestrazioni e cori imponenti, che non sono tuttavia troppo invadenti e conferiscono una certa maestosità. Qualche brano rimanda ad un certo folk piratesco alla Alestorm ("Hoist the Sail" o la ballata "Where My Brothers Await"), o in "Caribbean Shores" ci sono persino inserti di musica caraibica. Le chitarre hanno peraltro anche un certo gusto neooclassico, specie negli assoli, ma sotto questo profilo è emblematica la suite conclusiva, "Oceans Of Eternity", che supera i dieci minuti di durata, dove si ritrovano persino citazioni di Mozart: questo per dire come i Terra Atlantica, pur non mettendosi in evidenza in quanto ad originalità, riescono comunque a spaziare introducendo diversi elementi nel proprio sound, senza risultare pertanto necessariamente scontati. Il loro punto di forza è rappresentato però senz'altro dai refrain molto melodici, subito catchy, con tanti cori da taverna, pronti per essere cantati a squarciagola: in tal senso, spiccano ad esempio quelli di "Back to the Sea", "Hoist The Sail", "Through the Water and the Waves" (dove partecipa come guest anche Piet Sielck), "Land of Submarines", "Raven in the Dark" o "To The Realm of Gods", ma un po' tutti i brani sono caratterizzati principalmente da ritmi veloci e ritornelli accattivanti. Probabilmente proprio la già citata "Oceans of Eternity" non ci convince appieno perchè sembra mettere un po' troppa carne al fuoco con soluzioni che appaiono in alcuni passaggi un po' forzate, ma in linea di massima si tratta di un buon disco, che certamente rivisita il power metal con un buon songwriting, ottimi arrangiamenti, una produzione notevole (curata da Eike Freese) e diverse buone idee.