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WITHIN TEMPTATION: THE SILENT FORCE

data

12/04/2005
76


Genere: Symphonic Gothic Melodic Dark Rock
Etichetta: Gun
Anno: 2005

Tornano i Within Temptation e lo fanno con "The Silent Force", successore del bellissimo "Mother Earth", disco dalle cui premesse ci si aspettava un seguito altrettanto esplosivo e coinvolgente. Il nuovo "The Silent Force", nonostante riprenda tutti gli elementi del suo predecessore, non riesce, però, a ripeterne le gesta soprattutto dal punto di vista delle emozioni profonde ed insite nel profondo dell'animo umano. Sia ben inteso che TSF si colloca su alti livelli qualitativi sotto ogni punto di vista, relativamente all'ambito dove i Within Temptation hanno deciso di inserirsi, soffrendo, forse, del classico problema che affligge tutti i successori di dischi fenomenali. Entrando nel merito del disco in esame, si inizia con il migliore dei presupposti grazie all'intro ("Intro") il quale presagisce una esplosione emozionale che avviene solo in parte con la trascinante "See Who I Am", un mid-tempo con la voce narrante di Sharon Den Adel sempre in primo piano, come ci aveva già abituati in passato, ben supportata da raddoppi vocali della stessa a suggello dei passaggi clou del brano. Quanto detto per "See Who I Am" risulta essere, però, lo standard per tutte le altre composizioni del disco, presentando le classiche partiture sinfoniche e corali intervallate a rallentamenti riflessivi ed accelerazioni a riprendere il tema portante della canzone. Si capisce già da principio che la direzione che intende intraprendere la band, per il prosieguo della propria carriera, è quella più pop-oriented tendendo ad enfatizzare la bellissima voce di Sharon e le melodie accattivanti e ruffiane che avevano in parte fatto capolino su "Mother Earth"...ed ecco che TSF propone a seguire una sequela di belle canzoni molto piacevoli ma alle quali manca, forse, l'elemento che era stato il segreto di "Mother Earth", vale a dire l'originalità e la spontaneità! Per quanto riguarda la sezione strumentale, è inutile dire che questa, maggiormente rispetto al passato, è asservita all'elemento canzone ed alla voce di Sharon. Solo in alcuni brani un pò più tirati si percepisce qualche riminiscenza di sonorità grezze e pesanti; per il resto, solo musica di supporto, ben suonata ed armonizzata nel contesto di azione. L'unico elemento evolutivo a livello musicale, risulta essere il maggior uso di partiture elettroniche e campionate che danno quel tocco un pò più gradevole e moderno alle composizioni dei WT di questo 2005. Tornando alle singole canzoni di "The Silent Force", menzione speciale va data a quelle che, secondo il mio parere, caratterizzano i momenti più interessanti e profondi. Lasciando da parte, quindi, le song più orecchiabili e lanciate in una sorta di pop rock darkeggiante sinfonico e coral-lirico, le composizioni che maggiormente trovano una interpretazione sentita, emozionale e profonda da parte della stupenda voce di Sharon, sono proprio quelle più riflessive, quali la malinconica e quasi new age "Pale" -con il suo inizio etereo e soave ed il suo incedere cadenzato e sofferente-, la delicata "Memories" -con la sua base misto-elettronica e la solita meravigliosa voce penetrante della singer-, la intimista "Somewhere", che ricorda un pò qualcosa della produzione della nostrana Elisa. Tra le altre canzoni di TSF, da ricordare il tormentone del singolo "Stand My Ground", potente, trascinante e perfetto nella sua funzione. Ed ancora: "Aquarius", triste, cadenzata e molto travolgente a livello di emozioni; "It's The Fear", che non sfigurerebbe in una normale radio/tv rock rotation. In conclusione di trattazione, "The Silent Force" risulta essere certamente un buon disco, ricco di melodia e belle canzoni interpretate magnificamente dalla sempre brava Sharon Den Adel. La pecca del disco è una certa fossilizzazione su quegli standard che hanno decretato il successo del suo predecessore, con conseguente perdita di freschezza, sostituita dal mestiere e dalla necessità di produrre dei brani di un certo tipo e, oserei dire, con lo 'stampino'. Il disco esce in tre differenti versioni differenziate dal prezzo. Nell'edizione più costosa, c'è da segnalare la presenza di 2 bonus track ("A Dangeros Mind" e "The Swan Song") oltre ad una ricca sezione multimediale comprendente, tra le altre cose, 2 videoclip.

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