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WYRMWOODS: Earth Made Flesh

data

16/03/2018
78


Genere: Black Metal
Etichetta: Indie Recordings
Distro:
Anno: 2017

Deliranti tremori, paure che muovono un corpo ormai insensibile, e poi ragione perduta che si distacca da sofferenze terrene ad osservare. Mille suoni, espressioni, sentimenti e sperimentazioni nel primo album dei finlandesi Wyrmwoods. Old school, gelo e poi avanguardismo e sperimentazione allo stato puro per una band dedita ad un black metal che guarda oltre ogni confine, schema o metrica. Il full-length è prima di tutto atmosferico, libero da tecnicismi e “rispettoso” degli insegnamenti della nera fiamma. Il tutto viene però rielaborato e decisamente arricchito sotto ogni punto di vista, suite strumentali lasciano senza fiato, sospesi in un universo in cui contempliamo l’infinito intorno a noi. Echi, lampi di luce e poi il muto caos di mondi che si creano, distruggono e rinnovano. Potremmo citarvi il jazz, l’ambient, la psichedelia, ma l’unica cosa davvero chiara è la personalità e la voglia di colpire dritto al cuore l’ascoltatore senza arzigogoli o amor proprio. In questo crediamo i Wyrmwoods sappiano differenziarsi dalla moltitudine di realtà debitrici del nuovo corso del post black metal, cacofonico, ma ora per certi aspetti schiavo di vie già percorsi da altri. Il lavoro è diviso in due parti nette: i primi tre pezzi, più diretti e metal, a seguire poi una serie di tracce dilatate e che puntano sugli effetti. E’ chiaro come Nuurag-Vaarn, unico protagonista ed esecutore del disco, debba trovare un punto di incontro, ambivalenza che lascia l’acre sapore di acerbo. Al di là di tutto ciò 'Earth Made Flesh' necessita un corposo numero di ascolti per poter essere compreso a pieno ed assimilato. Album che ha due facce, i cui sguardi prima o poi dovranno riuscire a incrociarsi e fondersi per poter avere la necessaria incisività. Il tempo ci dirà se abbiamo scommesso bene, perché ad oggi c’è tanto per cui emozionarsi grazie a note però ancora troppo caotiche. Bolgia infernale che sbuffa e logora restando immagine indistinta i cui contorni abbozzati fanno ben sperare per il futuro musicale degli Wyrmwoods.

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