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SHIT PARADE: Scontro al vertice tra i pezzi grossi del goregrind

Goregrind

Ho impiegato giorni per inventare un gioco di parole sulla merda adatto allo scopo. No, non è vero. È stato immediato, come rubare un lecca lecca a un bambino. Questo perché parte del mio cervello incrostato ha sempre voluto essere parte di un gruppo goregrind. Assistere al titanico scontro amichevole tra quattro dei migliori gruppi del globo, qui e ora, è un sogno che diventa realtà, è un'evacuazione sostanziosa dopo un pranzo di Natale. Immaginate una finale di Champions(hit) League con sette gol per parte, la coppa è in fondo composta da liquami e le squadre possono mangiarli senza ritegno, con orgia conclusiva negli spogliatoi dell'arbitro. È questo che accade quando si incontrano Spasm e Gutalax (Rotten Roll Rex). Secondo me non è un caso che vengano dalla Repubblica Ceca e che lì si tengano Obscene Extreme e Brutal Assault. Indagherò. Nel frattempo annego. La copertina è una sorta di suggello dei simboli di questi due manipoli di pervertiti, la definitiva unione delle due casate che potrebbe stare benissimo su un arazzo in qualche vecchio castello della Boemia. Avete presente gli split inutili, stitici e dall'aria di essere -perché in effetti lo sono- delle imbarazzanti prese in giro? Bene, qui l'imbarazzo invece è potenziale perché se i Gutalax avessero fatto qualcosa di stitico ci sarebbero stati problemi di ordine pubblico e inoltre l'imbarazzo -di altro genere- è far partire l'album dagli speaker del lettore mp3 in mezzo alla folla. Storia vera. Quello che sto ancora cercando di capire (e forse è meglio non saperlo) è se mi è stato involontario o se quella parte di massa cerebrale di cui accennavo all'inizio abbia voluto farmi fare outing. Gli Spasm mi piacevano più ai tempi di 'Paraphiliac Elegies' che nella loro ultima incarnazione su full length 'Pussy Deluxe', hanno diversificato molto, ma comunque il loro porngrind (o meglio: drum'n'bass gigolo goregrind) è ancora erettile e ben turgido. E poi hanno un physique du role che contribuisce alla loro mitica statura. I Gutalax invece hanno sempre avuto il mio appoggio più totale e incondizionato perché fare un disco su un mostro gigante di merda è da premi Pulitzer, Oscar e Nobel congiuntamente. Se poi tale dolce orrore vomita sulla gente... di cosa parliamo? E poi vogliamo sottacere il tributo a Bud Spencer e Terence Hill? Loro ci amano coi fatti. 'Shit Happens' del 2015 era anche meglio, il più riuscito insieme di emissioni gassose e solide della storia della cacca. Se per voi fanno solo casino incontrollato siete fuori strada, perché i Gutalax rimarranno sempre di nicchia in Italia, ma all'estero altro che nicchia, si parla di un deretano ben divaricato. Devo dirvi di comprare lo split, pubblicato in occasione del mega tour? In realtà dovreste comprare TUTTO quello che Spasm e Gutalax hanno pubblicato nella loro carriera.

A proposito del tour che inizia il 20 aprile (e che non passa per l'Italia), lì dentro ci sono anche Squirtophobic e Guineapig. Uuuuurgh! Il richiamo è ancor più soave se proviene da un gruppo italiano che sta diventando veramente grande. Sempre per Rotten Roll Rex è infatti uscito un altro split, solo in vinile e digitale, contenente due pezzi del tenero porcellino e due vere e proprie esumazioni della carcassa Rompeprop. Siamo in una finale di Europa League, paragonata al disco di prima. Sempre onorevole pareggio è, ma l'impressione è che la figura migliore l'abbia fatta la Cenerentola della situazione. Gli autori di 'Batceria' (2014) hanno infatti dimostrato di potersela giocare con dei veterani come gli olandesi, che hanno forgiato le regole del gioco dai primi anni Duemila e loro stessi nel 2006 hanno fatto uno split con gli ancor più storici Gut (i nonni di Gutalax e Spasm, in sostanza) e poco tempo fa con gli Haemorrhage. Adesso sono fermi da un paio d'anni e queste nel vinile sono davvero le loro ultime due canzoni... forse. Ma appunto le luci della ribalta sono proprio per i Guineapig perché occasioni del genere significano solo una cosa: passaggio del testimone e investitura ufficiale a nuovi portatori (in)sani di demenza e follia. Tra l'altro i loro componenti si danno da fare anche con Spermbloodshit, Rabid Dogs e Ultimo Mondo Cannibale, orgoglio nazionale nel mondo intero. Hanno più groove e mostrano i muscoli molto di più della maggior parte dei loro colleghi, il rallentamento è il loro pane quotidiano e lo riempiono di gravissimi riff suini, non di cazzatelle. I Rompeprop invece sono in modalità villaggio balneare, ditemi se non è rock n roll "Horror Whorehouse", e comunque danno lezioni di stile.

Menzione d'onore... anzi, di disonore per un gruppo che non sarà mancato a molti, ma che evidentemente ritiene di avere ancora qualcosa da dire. Sono tornati i Mucupurulent, emersi dalla loro tumulazione di sangue solidificato, autori di un gran bell'esordio vent'anni fa a cui non è seguito alcun serio tentativo di bissarlo: gli album successivi erano più orientati al death metal e avevano dei suoni non all'altezza. Pezzi da tre o quattro minuti, cose da pazzi, vero? 'Drenched in Blood' (Rotten Roll Rex ancors una volta) raddrizza in parte le storture del passato, ma ci riesce solo fino a un certo punto. La monotonia è imperante, le idee scarseggiano tragicamente non si riesce a capire perché questi tedeschi vogliano suonare così raffinati con certi lick di chitarra melodrammatici ("GreenHell") oppure sempre a mezza velocità e senza spunti piccanti (la title track).

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