You are here: /

AMON AMARTH

Dalla grande serata all’insegna del metallo vichingo sinceramente mi aspettavo molto di meno: i Tyr e i Wintersun… chi sono costoro? Ho passato diversi giorni a chiedermelo, e per fortuna non sono caduto nel tranello “non li conosco, chissene…”. Arrivati sul posto con largo anticipo, durante l’attesa per l’apertura dei cancelli ci si chiede come mai una serata del genere abbia richiamato pochi accoliti (in effetti in coda ci saranno state poco più di una sessantina di persone), questione tra l’altro smentita, per fortuna, dal costante afflusso di persone fino al totale riempimento della sala. Oramai ci siamo, sono quasi le 20… ed ecco che salgono sul palco i Tyr. I 4 islandesi sono molto carichi, vogliono far bene e si sente subito, fin dall’inizio. Un paio di canzoni tratte dall’album “Eric The Red” cantate in islandese (“Ramiund Hir Hurge” e “Regin Smidur”) quando all’improvviso, tra i cori di acclamazione del pubblico (meritatissimi) riconosco delle note vagamente familiari. Comincia infatti “Hail To The Hammer”, canzone tratta dal primo album “How Far To Asgaard”, del quale il sottoscritto possiede una copia… album che non mi aveva colpito più di tanto; devo invece riconoscere che dal vivo questi simpatici (e disponibili) ragazzotti ci sanno fare. Il pubblico apprezza, soprattutto quando attaccano gli ultimi (purtroppo) due pezzi dell’esibizione: “Ragnarok” e “Wings Of Time” tratti dal loro ultimo lavoro “Ragnarok”. Una mezz’ora intensa, nella quale i quattro suonano senza sbavature e con molta tecnica. Tant’è vero che, durante l’esibizione, al cantante (Heri Joensen) si incastra il medaglione nella cotta di maglia (ebbene si, ha suonato con indosso una cotta di maglia!!) ma lui imperterrito continua nella performance. Molto disponibili anche dopo il concerto, quando si sono avvicinati alle transenne e hanno firmato autografi e scattato foto un po’ con tutti quelli che lo richiedevano. In conclusione, una (molto) piacevole mezz’ora, sicuramente un gruppo che vale la pena di ascoltare dal vivo. Da risentire anche su disco. TheBexXx Setlist: Regin Smiður Wings Of Time Hail To The Hammer Ragnarok Ramund Hin Unge Dopo il successo dei Tyr oramai mi sento lanciatissimo, e aspetto con ansia i Wintersun. Dopo i canonici dieci minuti di cambio palco, ecco che le luci calano ancora e salgono sul palco i quattro finlandesi. I pezzi mi sono sconosciuti (è la prima volta che ne sento parlare, onestamente) ma non sono partito del tutto impreparato e quindi so che hanno fatto un solo album (Wintersun) uscito nel 2004. Suoneranno in effetti tutte le canzoni di quest’album tranne l’ultima traccia, e se la memoria non m’inganna anche nello stesso ordine. Mi concentro sulle loro capacità tecniche: sin dal primo pezzo mi rendo conto che questi qui ci sanno decisamente fare! La batteria è tiratissima, il cantante alterna un growl ben fatto a dei pezzi pulitissimi, le chitare si rincorrono tra riff precisi e veloci… insomma, una signora band! Dopo 3-4 pezzi sono sempre più stupito del concerto, tanto che decido di comprarmi l’album, e sposto l’attenzione (ma solo per un attimo) sul pubblico, che oramai riempie già gli spazi dell’Alcatraz di Milano (anche se hanno suonato sul palco “b”, quindi metà sala era a 3/4)della capienza), e che sembra apprezzare tantissimo i finlandesi, tant’è che tra una canzone e l’altra Jari deve tagliare i cori di acclamazione della gente… Una suonata decisamente fruttuosa, con delle belle scoperte e delle belle soddisfazioni, non poteva non chiudersi con gli autografi e le fotografie di rito: avevo già perso la speranza di poter stringere la mano ai 4, che me li ritrovo in mezzo al pubblico!!! Chiacchierata, impressioni sul concerto (molto positiva secondo Jari la risposta del pubblico, e come dargli torto?), complimenti vari e scattano le foto con relativi autografi: sono quasi sicuro che, tra qualche anno, questi varranno molto di più! Un consiglio al popolo metallaro: non fatevi sfuggire questo album! TheBexXx Setlist: Winter Madness Beyond The Dark Sun Beautiful Death Death And The Healing Battle Against Time Starchild Ed eccoci all'evento clou della serata: i vichinghissimi Amon Amarth, capeggiati nella loro calata italica dal solito Johan Hegg. Breve intro, e sul palco essenziale (fondale e due scudi, non serviva altro) i cinque nordici iniziano il loro spettacolo di potenza ed esaltazione. Il pubblico risponde alla grande, ben più di quanto mi aspettassi: entusiasmo alle stelle, cori, simboli vichinghi vari ed eventuali, corni come quello portato in vita dal barbuto cantante, e musica viscerale che trascina la bolgia dell'Alcatraz in un pogo finalmente degno di questo nome (lo ammetto, quest'anno mi sono proprio mancati i bei poghi di una volta). La prima parte della serata è affidata ai brani dei dischi più recenti, cui il pubblico risponde con buon entusiasmo, per poi lasciare spazio ai classici della band. La conclusione sarà infine scandita dalla nuova "Gods Of War Arise". I suoni inizialmente non sono ottimi, ma in netto miglioramento durante lo spettacolo; il gruppo è carico e lanciato, e si diverte ad interagire con un pubblico scatenato ben oltre le mie aspettative: la serata è sotto ogni punto di vista un successo, forse non clamoroso ma sicuramente più che discreto. Ammetto che, quando arrivando al locale ho visto la scarsa coda all'esterno, ho pensato di trovare quattro gatti: sono ben felice di essere stato smentito, trovando invece un pubblico folto e partecipe, che ha contribuito in maniera fondamentale a rendere la serata un avvenimento da non dimenticare tanto presto. Quanto meno, fino alla prossima calata degli ambasciatori di Odino. Nyarlatothep Setlist: Intro Valhall Awaits Me Runes To My Memory Death In Fire Fate Of Norns Thousand Years Of Oppression With Oden On Our Side Asator An Ancient Sign Of Coming Storm Cry Of The Blackbird The Last Wish With Pagan Blood Once Sent From The Golden Hall Victorious March Pursuit Of Vikings Versus The World Gods Of War Arise

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web