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IDLES

A giudicare dal pubblico accorso - un mix ben assortito di nuove leve, vecchi rockers, darkettoni e di qualche ascella pezzata che non manca mai - che ha riempito quasi completamente il Red Stage del Rock in Roma, facendo sì che fossimo praticamente appiccicati l'uno all'altro, è stato uno degli appuntamenti più attesi della kermesse capitolina. Il set caratterizzato da siparietti, spirito punk e sound noise preminente rispetto al post punk delle prove su disco, ha il suo primo zenit con "Grounds" e "Mother" i quali hanno scaldato il pubblico che ha ricambiato con continui feedback nei confronti del carismatico leader dalla voce sguaiatissima: John Talbot. I fan hanno diligentemente eseguito gli inviti del vocalist, dividendosi in due parti per poi scontrarsi a comando: and now collide durante "Divide And Conquer', oppure quando sono stati invitati a sedersi per poi rialzarsi di scatto. Si è persino creato un circle pit vorticoso con tanto di pogo sfrenato come nemmeno ai concerti death metal se ne vedono più. Voce e batterista sono perlopiù punk, le chitarre svisano noise a più non posso con intermezzi alla Killing Joke mentre il basso cuce giri post punk.

Concedono anche una  sfuriata grind in "Wizz" - che sembra l'equivalente di "You Suffer" dei Napalm Death - ed un mash up che ha riunito diversi motivetti famosi tra cui "Hey Jude" dei Beatles, "Volare" di Modugno, "Last Christmas" dei Wham più "Nothing Compares To You" di Sinéad o Connor. La ricetta funziona viste le copiose vendite e la risposta del pubblico ai loro live. A metà concerto hanno abbassato i ritmi come a voler far rifiatare il pubblico prima di un successivo uragano, e infatti il ritornello finale di "MTT 420 RR" è premonitore in tal senso: Are you ready for the storm? Prima dell'epilogo la canzoncina punk "I Am Scum" seguita dall'inno all'integrazione razziale di "Danny Nedelko" (uno dei tanti temi sociali cari ai britannici) con un basso post punk e coretti da stadio in primo piano fino a chiudere con le dissonanze in stile Killing Joke di "Rotweiler".

Non hanno fatto mancare il loro humor inglese, basti vedere il chitarrista in vestaglia. E' doveroso fare un'annotazione: le band di oggi che si ispirano musicalmente a quelle del passato non hanno la stessa classe, e questo torna alla mente anche osservando il look degli Idles - che hanno però compensato con un'irresistibile forza trascinante.

SETLIST:
Colossus
Car Crash
Mr. Motivator
Grounds
Mother
Divide and Conquer
The Beachland Ballroom
Never Fight a Man With a Perm
Crawl!
1049 Gotho
MTT 420 RR
The Wheel
Television
A Hymn
War
Wizz
Love Song
(w/Hey Jude/Nothing Com.2U/… more )
I'm Scum
Danny Nedelko
Rottweiler

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