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SUICIDE SILENCE

Tornati alla ribalta dopo la tragica morte del singer e icona Mitch Lucker, i Suicide Silence hanno mostrato come 'the show must go on' il più velocemente possibile. Reclutato l'eccezionale Eddie Hermida degli ormai morienti All Shall Perish (che peccato; e mi permetto anche di aggiungere che Hermida è un singer a 360 gradi che nei comunque grandiosi Suicide Silence risulta un po' sprecato, analogamente a Alyssa negli Arch Enemy), i nostri hanno dato alle stampe l'ottimo 'You Can't Stop Me'. Stasera assistiamo alla prima delle due date italiane del tour a supporto dell'album. La prima band di supporto è rappresentata dagli statunitensi FIT FOR AN AUTOPSY; come spesso accade in questi tour, i gruppi di supporto rischiano di confodersi nel mucchio del 'tutto uguale' e purtroppo i Fit For An Autopsy non fanno eccezione. Muro di suono? Si. Breakdown? Si. Prestazione tecnica ineccepibile? Si. Noia? Pure quella. Per la gioia degli scalmanati delle prime file 'Hellbound' viene saccheggiato e i nostri effettivamente non fanno prigionieri, ma dubito che così tanti si ricorderanno di loro. Vale all'incirca lo stesso discorso per gli australiani THY ART IS MURDER, che sono perlomeno un po' più personali. Certo si fa comunque fatica a distinguere un brano dall'altro, ma i brani di 'Hellbound' sono comunque validi e coinvolgenti, e vista anche la brevità del set della band il tutto diventa abbastanza godibile, anche per merito del bravo frontman Chris che sa come tenere in pugno un'audience. Giusto per mettere in chiaro quali siano le loro influenze principali, come 'intro to the intro' i Suicide Silence mettono 'Blind' dei Korn. Sulla breve strumentale 'M.A.L.' (le iniziali del defunto Mitch) i cinque fanno il loro ingresso sul palco acclamati dal purtroppo esiguo pubblico e iniziano subito con la doppietta che apre l'ultimo disco. I suoni sono purtroppo un po'confusi e non permettono di cogliere al meglio i brani; in barba a tutto ciò i presenti me compreso sono estremamente felici. Si passano in rassegna vecchi brani ('Unanswered', 'Bludgeoned To Death', la mitica 'Wake Up')e pezzi più recenti come 'Slaves To Substance' o 'Sacred Words', e l'impressione è quella di avere davanti una band estremamente rodata a livello strumentale ma che come tenuta di palco deve ancora crescere. Si ha a tratti l'impressione di vedere lo show di un gruppo di musicisti non professionisti, che nel caso in questione è abbastanza grave; capisco che poco importi al pubblico (ormai i Suicide Silence sono una macchina da merch avviatissima, soprattutto per i ragazzini), ma credo sia lecito aspettarsi qualcosina di più da un gruppo sempre in tour e abituato ai grandi palchi. Tolto ciò, ineccepibili strumentalmente e a livello di setlist. You can't stop them. M.A.L. Inherit The Crown Cease To Exist No Pity For A Coward Wake Up Unanswered Fuck Everything Bludgeoned To Death Slaves To Substance Disengage Sacred Words You Can't Stop Me You Only Live Once

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