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TANKARD: BEAST OF BOURBON

data

22/03/2004
73


Genere: Thrash alla spina
Etichetta: AFM Records
Anno: 2004

I Tankard sono una di quelle band cui si dovrebbe erigere un monumento: mentre il tempo col suo scorrere seppellisce i cadaveri di altri gruppi pluriosannati che dopo tre album finiscono nel dimenticatoio, questi quattro panzer sono ancora qui, ferrei nel ribadire il loro credo a base di thrash e birra. Undici nuovi brani per mostrare ancora una volta al mondo che il thrash metal è vivo e sempre pronto a spaccare il culo a chiunque si ostini a sostenere il contrario. Si parte col piglio giusto grazie ad una mazzata terribile denominata “Under Friendly Fire” cui segue l’ottima “Slipping From Reality”, che permette di notare come l’ugola di Gerre sia ancora capace di colpire nel segno, sia nelle parti più veloci, sia in quelle meno violente e dall’andamento più melodico. Se poi ci mettiamo ad ascoltare un pezzo come “The Horde” o l’hit “Endless Pleasure”, non possiamo che inchinarci di fronte ad una così genuina esplosione di thrash metal. E la birra? Ovviamente l’amata bevanda non può mancare in un album dei Tankard, difatti viene citata (e venerata) abbondantemente nelle lyrics: basti citare un titolo esplicito come “Dead Men Drinking” per capire con che personaggi abbiamo a che fare… Per non parlare poi dell’anthemica “Die With A Beer In Your Hand”, forse il brano migliore del lotto, che parte da un’atmosfera epica e commovente per poi sfociare in un più classico e forsennato “tupa-tupa”. Così tra una pesantissima “Alien Revenge” e una scanzonata “Beyond The Pubyard”, questo nuovo “Beast Of Bourbon” si conclude con una cover della punk band inglese Cocksparrer: “We’re Coming Back” che oltre ad essere un modo davvero simpatico per far calare il sipario su un lavoro riuscitissimo, rappresenta un perfetto “arrivederci alla prossima release”. Io non vedo l’ora.

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