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BRING ME THE HORIZON

I Bring Me The Horizon sono cresciuti. Sono sempre cresciuti, diciamolo, perchè dopo l'incubazione deathcore modaiola (neanche così malvagia), i giovani britannici hanno sempre e comunque sfornato non solo un disco diverso dall'altro, ma hanno proposto di continuo cose che nessun altro faceva. Non ultimo il più recente 'Sempiternal', che porta a maturazione definitiva la crescita di Oli e compagnia; rimaneva solo l'unico neo del live, campo in cui il gruppo è sempre stato un pessimo esempio di come NON suonare dal vivo. Saranno maturati anche li? Leggete. Ad aprire il tutto ci pensano gli statunitensi PIERCE THE VEIL, da noi ancora poco celebri ma autentiche star in madrepatria, con milioni di dischi venduti e ragazzine urlanti in ogni dove. Il pop punkcore della band, che è senz'altro ricca di talento, fa presa facilmente, ma come tutte le proposta di questo tipo annoia presto. E' un peccato, perchè le potenzialità ci sono tutte, a partire dai musicisti davvero compatti e precisi (in particolare il frontman che non solo ha un'ugola d'oro, ma suona anche la chitarra, una sorta di Myles Kennedy dello screamo, per capirci), alle melodie sicuramente catchy e immediate. Si ha un po' l'impressione di un gruppo 'fast food', usa e getta, il che rende il tutto un'occasione sprecata. PIERCE THE VEIL setlist Bulls in the Bronx Hell Above Bulletproof Love Hold On Till May A Match Into Water Stained Glass Eyes And Colorful Tears Caraphernelia King for a Day Sulle note di un intro tribale (peraltro suonata effettivamente dal nuovo entrato alle tastiere), i BRING ME THE HORIZON appaiono sul palco tra gli applausi generali, e si parte di botto con 'Can You Feel My Heart'. La scaletta di stasera sarà (giustamente) concentrata quasi esclusivamente su 'Sempiternal', eseguito quasi nella sua interezza. Si notano subito due cose; i suoni perfetti e magniloquenti e la voce di Oli, perfetto sia nei suoi growl strappapolmoni che nelle parti più struggenti a metà tra il pulito e lo scream. Chi l'avrebbe mai detto? I BMTH sono diventati delle vere e proprie macchine da guerra, potenti, precisi, preparati, inattaccabili. Cosa altro si deve dire? La scaletta è qui sotto. Magari sono mancate 'Crucify Me' e 'The Comedown', ma chi se ne frega? Chi continua ad additarli come band da mocciosi, 'non metal' e bla bla bla ha i giorni sempre più contati, perchè col talento vero non si scherza. Con la differenza che prima ci si poteva attaccare allo 'studio trickery', ora non più. Tale disco, tale live. E il sold out di questa sera lo ha confermato. Long live BMTH. BRING ME THE HORIZON setlist Can You Feel My Heart Shadow Moses Diamonds Aren't Forever The House Of Wolves Go To Hell, For Heaven's Sake And The Snakes Start To Sing Empire (Let Them Sing) It Never Ends Deathbeds Chelsea Smile Antivist Blessed with A Curse Sleepwalking

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