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NIGHTWISH

Tre volte nel giro di 10 mesi. Questo è il ritmo con cui i Nightwish hanno deciso di fare tappa in Italia per proseguire il tour promozionale di ‘Endless Forms Most Beautiful’, e per confermare il consolidamento dell’attuale formazione che vede ora alla voce la giunonica Floor Jansen, e l’aggiunta accanto ai nomi storici della band del polistrumentista Troy Donockley. La band non ha mai esitato a proclamare parole dolci nei confronti del nostro Paese, e l’acclamazione che i fans italiani hanno nei loro confronti è stata di grande impatto e di grande supporto per fare in modo che la band decidesse di solcare i palchi nostrani così frequentemente. E così, dopo le date di Bologna e di Roma, supportati da band di primissimo calibro della scena metal internazionali, eccoli di nuovo in Italia, questa volta al PalaBam di Mantova, nella giornata di lunedì 12 settembre. Il Palabam è stato teatro dello show tenutosi nel 2009, a seguito dell’uscita di ‘Dark Passion Play’, con alla voce Anette Olzon, e tra i brani eseguiti quella sera c’è stata la suite “The Poet And The Pendulum”. Dato che negli ultimi concerti prima di quello attuale è stato inserito in scaletta, e dato che si torna al Palabam, chissà……

Intanto godiamoci questa serata, che viste le precedenti, dal punto di vista sia musicale che scenografico promette molto bene. Ed è con grande orgoglio che ad aprire ai colossi finlandesi del symphonic metal ci sia una band italiana che è stata proprio da loro apprezzata durante la data romana dello scorso giugno. I Temperance hanno proprio in questi giorni pubblicato il nuovo album, ‘The Earth Embraces Us All’, che conferma le indiscutibili qualità dell’ora quartetto italiano, e che in più col nuovo album ha inserito elementi che arricchiscono il loro sound, mantenendo comunque una certa e forte personalità di fondo. E queste qualità vengono espresse anche in sede live, con una performance all’altezza dove si sono alternati pezzi del nuovo album e brani dei dischi passati. Qualche tentennamento iniziale dovuto ai volumi della voce di Marco Pastorino, poi gradualmente risolti, per uno show dove la bellezza e la bravura di Chiara Tricarico alla voce sono la spinta ulteriore che permette alla band di suonare con impegno e con sano divertimento. L’apprezzamento del pubblico si è fatto via via più caloroso, grazie anche alla band che continuava costantentemente ad inneggiarli e sollecitarli. Sicuramente i Temperance avranno acquistato dei fans, e con l’acquisto di ‘The Earth Embraces Us All’ sicuramente questi fans godranno ancora di più.

Già dall’ingresso nel palazzetto si è avvertito che la temperatura fosse sostanzialmente elevata, per via purtroppo di mancanza di aria condizionata, e questa cosa si è fatta sentire parecchio. Tutto ciò però viene messo da parte poco dopo le 21, quando si inizia ad udire le note sinfoniche di sottofondo che fanno presagire l’ingresso sul palco dei Nightwish, che raggiungono il culmine con l’introduzione di “Shutter Before The Beautiful” . Da lì inizia l’esplosione sonora della band e l’esplosione di gioia del pubblico, che ha il suo apice all’ingresso sul palco di Floor Jansen, che da subito sfodera una voce degna della sua fama. Rispetto ai concerti di Bologna e Roma non si avvertono effetti pirotecnici, ma ciò non toglie che il concerto scorre via energico ed emozionante sin dalle prime battute. La band è sembrata essere carica, cercando di rendere ogni pezzo al loro meglio. Il calore dei fans lo si avverte soprattutto durante i brani più famosi della band, sia quelli inseriti nell’ultimo ‘Endless Forms Most Beautiful’ (come “Elan” e “Weak Fantasy”), ma soprattutto quelli più datati. Ed è in quel frangente che vengono riservate le maggiori sorprese. Vengono proposte, oltre a “Storytime” e all’ottovolante mozzafiato di “Last Ride Of The Day” che rappresentano gli inni sostanziali contenuti in ‘Imaginareum’, autentiche perle della carriera dei Nightwish come “Stargazers” (interpretata meglio rispetto ai suoni impastati di Bologna), “The Siren”, la suprema “Bless The Child”, ma soprattutto due brani che sono da sempre entrati nei cuori dei fans: una versione meravigliosa di “Sleeping Sun”, con Floor autentica padrona del palco, e poi il ritorno di “The Poet And The Pendulum”, autentico tripudio di metal sinfonico che è a tutti gli effetti tra i brani più belli della loro discografia. Il pubblico, allo scandire delle prime note, ha unito atteggiamenti di esaltazione e di stupore, e si è subito adoperato facendo vibrare i braccialetti luminosi consegnati fuori dal palazzetto durante l’attesa; una scenografia creata apposta per questa situazione che, da tempo, era stata annunciata.

Come in tutto il tour, alle spalle della band campeggia un megaschermo dove vengono proiettate immagini ed animazioni in stile fantasy che sono stati uno dei principali punti di forza delle loro esibizioni live. Ed anche in questo caso, gli occhi dei fans erano in gran parte rivolti verso quelle immagini che creano sensazioni di pura emozione. Dal punto di vista musicale, tutta la band si è dimostrata all’altezza, non ci sono state grandi sbavature e tutto è andato per il meglio. La prestazione alla voce di Floor Jansen è stata come al solito ottima, nonostante i volumi non particolarmente elevati. I suoi compagni si sono fatti valere con linee musicali dall’impatto e dal fascino notevoli, ed in particolare Marco Hietala ed Empuu Vuorinen hanno scorazzato sul palco impugnando i loro strumenti con superbia e sfrontatezza. “WE WERE HERE”, il motto che simboleggia “The Greatest Show On Earth”, simboleggia anche l’unione indissolubile tra i Nightwish e i suoi fans, che in ogni data si consolida sempre di più.

Setlist NIGHTWISH:
Shutter Before The Beautiful
Yours Is An Empty Hope
Bless The Child
Storytime
My Walden
Elan
Weak Fantasy
7 Days To The Wolves
The Siren
The Poet And The Pendulum
I Want My Tears Back
Nemo
Stargazers
Sleeping Sun
Ghost Love Score
Last Ride Of The Day
The Greatest Show On Earth (Chapter I: Four Point; Chapter II: Life; Chapter III: The Toolmaker)
 

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