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ATROX: ORGASM

data

15/01/2004
98


Genere: Avantgarde Progressive Metal
Etichetta: Code 666
Anno: 2003

Le mie aspettative per il nuovo cd degli Atrox erano altissime, soprattutto dopo un capolavoro immane come "Terrestrials"; e forse è stato proprio questo che inizialmente mi ha fatto sottovalutare questo "Orgasm" nuova creatura del combo norvegese. Infatti il disco in questione (primo per gli Atrox con la benemerita label italiana Code666) tiene fede al proprio titolo, essendo caratterizzato da un approccio musicale molto fisico e più rigoroso a livello di struttura dei brani, lontano dalle atmosfere sognanti ed astratte e dalla intricata ragnatela espressiva di "Terrestrials". Ma la genialità degli Atrox è di grana fina e con gli ascolti questo "Orgasm" si rivela uno scrigno di meraviglie anche per il fan più acceso. Infatti se di primo acchito l'impatto molto quadrato dei brani e la maggiora compatezza dell'ensemble musicale, uniti ad una Monika Edvardsen quasi umana nel suo approccio vocale, sembrano prefigurare degli Atrox "normalizzati", quelli successivi rivelano invece un nuovo mondo musicale dove la band ha semplicemente reso più organizzati i propri deliri. Difficle dire se questo sia dovuto all'abbandono di una delle due menti chitarristiche degli Atrox (Rune Sorgard, sostituito da tale Ole Marius) e all'ingresso in pianta stabile di un bassista solido e fantasioso come Pete (recentemente sostituito da Erik Paulsen). Ma al di là di tali considerazioni ciò che emerge, mano a mano che tale opera musicale viene assimilata, è l'enorme lavoro ritmico del batterista Tor Arne e del bassista Pete, un approccio chitarristico molto "mesghugghiano" ma curatissimo e incrociato alla sempre presente influenza dei King Crimson, il ritorno di efficacissime e molto progheggianti vocals maschili (ad opera del bassista Pete) accanto a quelle di Monika Edvardsen e soprattutto una cura per la forma canzone maggiore che in passato. Un discorso a parte lo merita la prestazione vocale della "little Edvardsen"; Monika appare più controllata nelle sue vocals e meno schizofrenica nei suoi mlle cambi di registro, ma riesce (e qui sta la sua immensa bravura) a calarsi alla perfezione nel mood "orgasmico" del disco: così se a prima vista la sua prestazione è meno appariscente del solito, successivamente si rivelano le mille sfumature che questa female singer suprema è riuscita a dare alla propria opera. Poi ci sono i brani di questo "Orgasm", come sempre spettacolari: la coppia "Methods Of Survival" e "Flesh City" si presenta sconquassante nella sua massiccia compattezza, ma rotta da efficaci break dove Monika ricama melodie magiche; "Heartquake" e "Burning Bridges" vivono di crescendi drammatici ma su strutture variegate e schizoidi alla "Terrestrials"; "This Vigil" non è musica ma pura magia che Monika trasforma in realtà; "Tentacles" e "Seconhand Traumas" dimostrano come ordine e potenza sonora possano convivere con la follia tipica degli Atrox; infine "Pres-Sense"...immaginate una jam tra King Crimson,Rush e Diamanda Galas...qui diventa realtà. Avrei un altro miliardo di cose da dire, ma chiudo sottolineando come questo "Orgasm" vanti una produzione ottima e un artwork spettacolare ad opera, come in passato, di Monika Edvardsen: sia che non li abbiate mai ascoltati, sia che ne siate fans accaniti, sia che li odiate, questo è un disco che DEVE essere vostro; pura arte musicale...

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