CARCASS : Torn Arteries

Ad otto anni di distanza dal pregiato rientro in scena dei Carcass con 'Surgical Steel', ecco una nuova fatica in studio per gli inglesi. Una folta schiera di Ep e singoli ci hanno nel frattempo tenuto compagnia, ma era innegabile come ci fosse attesa per un’altra fatica discografica. 'Torn Arteries' continua sulla linea del suo predecessore, lanciandosi a briglia sciolta tra death metal e rock, dando sempre l’impressione di non lasciar spazio ad oziose citazioni e forzate reminiscenze al passato. Qualità, passione ed un impeto ancora genuino sono il marchio di fabbrica per artisti esperti, ma non per questo svuotati. A differenza da 'Surgical Steel' troviamo sfumature groove anni novanta, una patina di unto che non disturba e che lascia arrivare all’ascoltatore quell’odore di morte tipico dei “medici” del filone. Dieci pezzi di grande musica, che spaziano nella carriera degli inglesi, tralasciando ormai in via definitiva però l’aspetto grindcore a favore del death ‘n’ roll. 'Torn Arteries' ci ferisce sempre più ad ogni ascolto, fiotti di sangue che sporcano la sala operatoria di questi maestri della musica estrema. Crediamo questo full-lenght non sia al livello del suo predecessore, restando appena sotto, per dei pezzi fantasiosamente strutturati, ma non così fluidi come nel recente passato. Ci sono alcune soluzioni, certamente personali ed inaspettate, che però non sembrano ben collegate e contestualizzate come invece i brani vorrebbero. Peccato veniale, per un album di valore assoluto e che resta perla del death metal e della storia degli intramontabili Carcass.