EDGE OF FOREVER: Ritual

Hanno inforcato il sentiero che li condurrà molto lontano. ‘Ritual’ riallaccia le sinapsi con i due precedenti totem ‘Native Soul’ e ‘Seminole’ (top album della precedente annata), traghettando il suono in una dimensione più marcata, solida e magnificamente epica, certificando gli Edge Of Forever tra i campioni dell’hard & heavy mondiale. Il quartetto nostrano è motivo d’orgoglio per il Bel Paese, e da quando sono ripartiti hanno innestato la sesta marcia rappresentando una garanzia per chi è in cerca di emozioni, questo grazie a musicisti in grado di trasmettere la loro passione in ciò che fanno: Del Vecchio è oramai consapevole dell’espressività che può regalare la sua voce, mentre Lo Nobile sembra finalmente libero di suonare in scioltezza. L’apporto della chitarra è il plus di ‘Ritual’, chiamata a ricamare un sontuoso rifframa, ornato da interventi da un solista decisamente ispirato. Alzare l’asticella deve essere il motto di casa e la produzione né ha beneficiato in termini di brillantezza e potenza, condizioni ideali per godersi in pieno tutte le nuove tracce ed una release inappuntabile sotto ogni angolazione. L’apoteosi la si raggiunge con la lunga suite divisa in sette parti, in cui si respira un’ampia ed entusiasmante tavolozza di sonorità, a degna chiusura di un album denso di pathos ed adrenalina.