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LIVERANI, DANIELE: GENIUS, EPISODE 2: IN SEARCH OF THE LITTLE PRINCE

data

12/05/2004
77


Genere: Rock/Metal Opera
Etichetta: Frontiers
Anno: 2004

Ecco finalmente giunta, per essere apprezzata nei nostri hi-fi, la seconda uscita della trilogia di Genuis: la rock opera di Daniele Liverani. Dopo il primo CD ("Genius - Episode 1: A Human Into Dreams' World") che aveva attirato l'attenzione di tutti su questo progetto del musicista italiano, la seconda uscita mantiene le promesse e ci propone un ottimo prosieguo di questa complessa opera. Liverani, che da buon polistrumentista ha suonato quasi tutte le parti del cd, lasciando solo la batteria alla amico Dario Cicconi (suo compagno nei Khymera), ha riunito un folto e stellare gruppo di vocalist per dar vita ai vari personaggi presenti nel mondo fantascientifico di Genius. Questo casting ha portato ad una serie di cambiamenti rispetto al gruppo che ha inciso il primo CD, non a causa di una bocciatura delle scelte fatte in precedenza, ma il tutto per poter variare la musicalità stessa di volta in volta. E' lecito quindi aspettarsi una nuova line-up anche per il capitolo conclusivo. Il risultato è un disco ben suonato che spazia da ballate (come "My Dear Son" e "To Be Free") a pezzi più cattivi che ammiccano al metal ("He Will Die", "He Won't Escape"). Ogni vocalist fa degnamente la sua parte immedesimandosi nel personaggio a lui assegnato, e, insieme all'alternarsi di pezzi lenti e veloci, rende il cd il più variegato possibile. Da sottolineare che ogni traccia è preceduta dalla voce del narratore che fa da raccordo tra i vari brani, permettendo a chi ascolta una maggiore comprensione dell'evolversi della storia di Genius (anche se la scelta di non inserire l'intermezzo di narrazione in tracce a se stanti potrebbe non piacere a tutti...). Nel complesso "Genius - Episode 2" è un CD che conferma l'ottima vena creativa di Liverani, sia a livello di storyboard (ricordiamo che la trilogia è nata da un racconto da lui creato nel 1997 e ora trasposto in musica), sia per la composizione musicale. Fra i pezzi migliori si segnalano le tracce "All My Fault" e "To Be Free", lento questo che si avvale dell'unica voce femminile presente (Liv Kristine, ex Theatre of Tragedy) colpendo in pieno l'ascoltatore. In definitiva un album che verrà certamente apprezzato da chi ha gradito l'episodio 1, per tutti gli altri posso dire che il cd può trovare estimatori tra gli amanti dell'hard-rock e simili. Naturalmente per chi si avvicina per la prima volta a questa rock opera e la trovasse di suo gradimento, consiglio l'acquisto contemporaneo anche dell'episodio 1 per poter apprezzare al meglio la storia in essa trattata.

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