NORTHER: MIRROR OF MADNESS

Quello che mi appresto a recensire è il secondo album di una delle band a mio avviso più sorprendenti dello scorso anno, la rivelazione finlandese Norther, five-piece che sulle orme di blasonati acts quali i Children Of Bodom, è riuscito con il debut "Dreams Of Endless War" a sorprendere il pubblico metal miscelando melodia e aggresività. Questo "Mirror Of Madness" dimostra la volontà dei cinque finlandesi di non adagiarsi sugli allori; i brani che compongono il disco sono molto variegati, e soprattutto non cercano l'aggressività sfrenata ad ogni costo. E riescono benissimo a non annoiare lo spettatore nonostante il 90% dei brani si mantenga su tempi moderati (fa eccezione la conclusiva title-track, decisamente scolastica e se vogliamo anche banalotta, ma fottutamente avvincente e tecnicamente impeccabile). I Norther, fior di strumentisti, del resto sono finlandesi, riescono a creare un atmosfera decisamente valida che avvolge l'ascoltatore con melodie malinconiche, incazzate e una voce al vetriolo che si adatta perfettamente alle rocciose song che compongono il lavoro; prendiamo il pezzo di apertura "Blackhearted", nel quale il riff principale viene spezzato da una dolce melodia di piano, sul quale il vocalist e chitarrista Petri sfodera una prestazione da capogiro... il binomio piano/voce scream si rivela decisamente azzeccato, ma un track by track sarebbe inutile. Lontani dall'essere una copia di Alexi Laiho e compagnia, nonostante le apparenti somiglianze, la band confeziona un album davvero buono, consigliato e sicuramente da tenere d'occhio.