You are here: /

BETH BLADE AND THE BEAUTIFUL DISASTERS

Nella vita l'importante è essere il più possibile sè stessi, al riparo da mode più o meno fuorvianti e che possano snaturare l'indole primaria di una persona, sia essa musicista o altro nella vita. E' fondamentale, nel mondo della musica, avere un'indole ben precisa, e la nostra cara amica Beth Blade ce l'ha eccome, ben salda nel proprio corpo e nello spirito. L'attitudine hard rock nella ragazza gallese è presente dalla testa ai piedi, e lei sgorga sudore adrenalinico quando sul palco veste i panni della rocker aggressiva, sprigionando tutta la sua forza. Beth Blade and The Beautiful Disasters hanno da poco messo alle stampe il loro debutto intitolato 'Bad Habit', e proprio con la frontwoman abbiamo avuto il piacere di scambiare semplici parole, ma cariche di significato e di decisione.

Ciao Beth, e benvenuta su Hardsounds.it. Prima di tutto, desideriamo che tu esponga una breve descrizione della band, soprattutto per chi qui in Italia ancora non vi conoscono. Beth Blade and The Beautiful Disasters sono una melodic hard rock band che proviene da Cardiff, nel Galles del Sud. Capitanati da Beth Blade, il quartetto produce riff energici, ritornelli carichi e densi, ed una dose di rock’n’roll dall’attitudine old school. Con la forza e l’aggressività, associate ad una senso melodico, questa band sta reggendo la fiamma del rock classico britannico.

Cosa intendi per ‘Beautiful Disasters’? È un’accezione che prende spunto dal brano “World On Fire” di Slash. Dal modo in cui è utilizzata in quella canzone, significa che tu crei disordine e scompiglio dappertutto, ma tutto questo ti rende una persona più bella ed umana.

Con ‘Bad Habit’ siete arrivati al vostro debutto discografico. Com’è  stato il vostro percorso che ha portato alla pubblicazione di quest’album? Dopo aver viaggiato e suonato in giro un sacco di tempo, ci siamo chiesti se fosse il caso di fare un album, e così abbiamo deciso di metterci d’impegno e realizzare la musica che abbiamo sempre voluto, e per coinvolgere il più possibile i nostri fans in questo processo. Alcuni brani sono stati scritti sin dall’inizio, altri invece sono stati realizzati letteralmente il giorno prima di entrare in studio di registrazione. È stata un’incredibile esperienza finora, e siamo già al lavoro nella scrittura del nostro secondo album. 

Risulta piuttosto evidente un’ispirazione rock di chiara matrice americana, un rock che ha soprattutto in Joan Jett e negli Halestorm le fonti principali. Suppongo siate grandi fans di questi musicisti, o c’è anche qualche altra icona o riferimento ai quali prendete spunto? Credo che ascoltando un pezzo come “Legends Never Die” balza subito all’occhio la riverenza nei confronti di queste icone. Oltre alle donne rock come Lzzy Hale, Joan Jett e Lita Ford, mi ispiro in modo pesante a Paul Stanley ed i suoi Kiss; adoro anche Guns’n’Roses, Thin Lizzy, The Beatles, David Bowie, Black Stone Cherry. Il brano “Legends Never Die” è un tributo a tutti gli artisti che mi hanno cresciuto musicalmente e che mi hanno fatto diventare quella che sono. È importante riconoscere le tue influenze mentre stai creando, allo stesso tempo, la tua identità.

In un ipotetico immaginario, ti darebbe fastidio se molti ascoltatori ti associassero troppo facilmente a Lzzy Hale, sia artisticamente che come look? Come potrei essere infastidita quando vengo accostata ad una tra le più talentuose, belle e gentili persone che abbia avuto il piacere di incontrare? Lzzy è una vocalist e cantautrice fuori dal comune, ed essere menzionate sul suo stesso piano mi lusinga molto. Lei ci è stata di grande supporto per la band. Siamo molto simili per certi aspetti, e molto diverse in altri. Bisogna avere uno sguardo ulteriore e più lontano rispetto al livello di superficie dove stai attualmente. Per quanto possa sembrare utile, ho preso questa strada tempo prima di sapere chi fosse Lzzy Hale, e probabilmente perché siamo entrambe ispirate dalla moda rock’n’roll degli anni ’70-’80.

Il vostro è un hard rock di facile presa e molto diretto. Che sensazioni percepite quando suonate le vostre canzoni? Quando suoniamo dal vivo, mi sento molto calda e pronta per una festa. La cosa che amo di più del rock’n’roll è che non ci si fa problemi di chi tu sia o da dove vieni, è avere l’abilità di dimenticarti di ciò che stai facendo e come sta andando la tua vita anche solo per dei momenti, puoi perderti nella musica e nella performance. Questo è il mio modo di fuggire dalla realtà.

Sicuramente, tutte le vostre canzoni susciteranno in voi molto entusiasmo. Se provassimo a scegliere qual è la tua preferita, quale sceglieresti e perché? Cambiano ogni giorno! Ma al momento, la mia preferita è “Down And Dirty”. Ha un bel groove e ti fa letteralmente mandare in estasi. L’assolo mi fa girare la testa!

Se dovessimo associare il vostro rock a qualche bevanda, a quale lo associereste? Oh, questa è un’interessante domanda. Potrei dirti, un sorso di whisky seguito da un boccale di birra. Caldo ed infiammato con una finitura liscia!

Voi provenite da una terra particolare come il Galles. Come si vive l’atmosfera rock da quelle parti? Il rock’n’roll è molto vivo in Galles! Ci sono alcune belle band qui ora, un sacco di ragazzi giovani stanno tenendo viva qui la musica rock. Siamo fortunati che i nostri colleghi gallesi spacchino!

Se dovessi scegliere un luogo particolare dove suonare dal vivo, quale sceglieresti? E che tipo di location preferiresti? C’è un posto dove desidero suonare dal vivo più di qualunque altro, e questo è la Wembley Arena a Londra. Ogni singolo mio eroe musicale ha suonato su quel palco, ed un giorno spero di avere l’opportunità di calcare quel palcoscenico.

Voi avete già maturato una certa esperienza sui palchi, a fianco anche di artisti importanti come Ricky Warwick e Damon Johnson dei Black Star Riders, ed anche Marco Mendoza. Che tipo di supporto avete ricevuto da parte degli ascoltatori? Avete in mente qualche aneddoto da poter raccontare? Abbiamo avuto molto supporto non tanto da questi grandi artisti, ma dai nostri fans, che reputiamo assolutamente i migliori; preferisco pensare agli artisti come miei amici, ma abbiamo avuto persone che hanno fatto migliaia di chilometri per vederci. Ho recentemente avuto a che fare con un ragazzino che ha visto un mio video su Youtube, un paio di anni fa, e mi ha risposto mandandomi un suo video in cui suonava la chitarra. Mi ha spiegato che ha iniziato ad imparare a suonare per causa mia, ed ha voluto mostrarmi quanto era ispirato da me! Tutto questo è incredibile! Ma come la vita, anche la musica è un circolo virtuoso, e proprio mentre ragazzi come Marco, Ricky e Damon mi hanno ispirato ed incoraggiato, è un privilegio per me ispirare ed incoraggiare altre persone.

Nel futuro avete in mente di proporvi a qualche etichetta, oppure continuerete a produrvi in maniera autonoma ed indipendente? Mi piacerebbe lavorare con un’etichetta, a patto di rimanere all’interno delle nostre condizioni. Ci credo fortemente a questa band ed alla visione che questa ha, e questa cosa deve andare di passo con l’avere il team giusto di persone da poter convincere e da porle in mezzo tra noi ed i nostri fans. Con i fans abbiamo un legame molto solido e non vogliamo perderli, solo che avendo un’etichetta alle nostre spalle, potremmo avere accesso a molti palcoscenici che non abbiamo modo di avere rimanendo indipendenti. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Vdshow1

VISION DIVINE
Borderline Club - Pisa

Sabato 30 marzo 2024 riaccogliamo i Vision Divine in uno dei locali più storici della Toscana per la live music: il Borderline Club di Pisa. Uno concerto per festeggiare i 25 anni di 'Vision Divine', album omonimo che tra l’altro è uno di ...

Apr 4 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web