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HIGH ON FIRE

Si rinnova anche quest'anno uno degli appuntamenti musicali più interessanti in terra toscana, il Musica W Festival, nelle terre piene di uliveti e di vegetazione limpida delle colline di Castellina Marittima (PI). Un'edizione che quest'anno si è svolta su quattro giorni, dal 12 al 15 agosto, anche quest'anno ad ingresso completamente gratuito e, come negli anni passati, con un'offerta sia gastronomica che di oggettistica artigianale e di distro musicali assolutamente all'altezza. L'edizione di quest'anno ha scelto di aprirsi ad un pubblico molto generalista, che va da quello che apprezza la pop music ed il pop-rock più mainstream (Fast Animals and Slow Kids su tutti), all'hard rock ed heavy metal più verace che prende corpo soprattutto nei territori e nelle atmosfere underground, fino all'immancabile popolo della reggae music che anche quest'anno ha trovato pane per i propri denti con la bella serata catalizzata dall'electro-reggae a colpi di effettoni di Zion Train. Diamo un'occhiata a ciò che è successo nella serata di domenica 13 agosto, quella incentrata su sonorità più ruvide e dense, di quel rock-metal in cui l'impronta desertica ed allucinogena prende il sopravvento su qualsiasi altro elemento, rendendo ancora più incandescente l'atmosfera grazie al ritorno in Italia, dopo il recente tour di supporto ai Meshuggah, dei tellurici High On Fire di quell'omone che è Matt Pike.

(photocredits by Margherita Bandini Photographer - photogallery completa QUI)

Iniziano la serata i livornesi SuperNaughty con il loro interessante mix tra lo stoner-doom ed un alternative rock dalle tinte molto pesanti. La band è nata nel 2014 ed è alla seconda esperienza sul palco del Musica W. Questa volta hanno presentato i brani del loro disco in prossima uscita, in emerge il cantante Angelo Fagni, che capeggia la band con la sua personale voce, tessendo le sue liriche su linee musicali di buona qualità a cavallo tra Alice In Chains, Mastodon e primi Black Sabbath, e che si rendono ben presto apprezzabili. 

Dopo di loro, un'altra band ancor più promettente, i loro conterranei Rancho Bizzarro, che mettono da subito in chiaro il concetto di band che ti fa prendere seriamente bene. I ragazzotti livornesi sono nati solo da pochi mesi da un'idea del bassista Izio Orsini, già all'opera con i Bantoriak, e saranno già in pista con l'album di debutto che uscirà ad ottobre per Argonauta Records. Un'occasione che si rivela quindi subito interessante ed ambiziosa. Il loro è puramente un rock strumentale a cavallo tra lo stoner e lo psych, ispirato a Kyuss, MC5 e Brant Bjork, e dove la parte del leone la fanno la coppia di chitarristi Matt e Mark, uno dedito alla parte ritmica e più aggressiva a livello di volumi, l'altro più solista e virtuoso, e che raggiungono un alto risultato. Non da meno sicuramente gli altri componenti facenti da prevalente base ritmica, con Izio al basso che si fa apprezzare per colpi incisivi e per nulla banali. Una band da seguire con interesse per amanti dei viaggi sulle sette note.

Si acquista di potenza e di incazzatura con l'ascesa sul palco dei Nudist, anch'essi sotto l'egida di Argonauta Records che pubblicato il loro secondo album 'Bury My Innocence'. Qui a comandare è soprattutto il frontman Lore, che disegna linee vocali acide e tendenti allo sludge, producendo una performance molto convinta accompagnando le particolari linee musicali che non sono immediate fin da subito, le quali mescolano post-metal psichedelico con sferzate doom e thrash. Queste però vengono ben assimilate col passare dei minuti, grazie alla buona alchimia che c'è nella band.

Ma la nutrita gente accorsa è tutta per loro, anzi è tutta per lui, un autentico totem per i fans del doom metal e della violenza sonora in generale. Già prima di iniziare uno show che diventerà atmosfericamente devastante, durante il perfezionamento della sua strumentazione, Matt Pike è l'autentico bersaglio dell'amore dei fans, che ricambia volentieri. E quando si presenta sul palco finalmente a petto nudo, "addominali" da cisterne di birra in piena mostra, chitarra assassina, assieme ai suoi High On Fire, è subito lotta infinita. Il Loro ultimo album 'Luminiferous', uscito due anni orsono per E1 Music, è come al solito una tranvata allo stomaco, e le note iniziali di "The Black Plot", seguite poi da "Carcosa", ci sventrano subito lo sterno, e nel piazzale antistante il palco, circondato dalle tribunette dell'anfiteatro, è subito bagarre violenta. Un flusso continuo di colpi che non si arresta un attimo e continua sempre più forte con il passare dei brani, interpretati dalla band in maniera magistrale, dove si nota soprattutto l'imponente durezza dei colpi sferrati. Delle autentiche frustate date sulla schiena dei guerrieri del pubblico per incitarli sempre più a pogare violentemente. Ovviamente non sono mancati molti crowdsurfing, ma quello che effettivamente stona è stato il comportamento degli uomini della sicurezza sulle transenne che, invece di accompagnare gli avventurosi facendoli scendere alla base del palco e riportarli tra la folla, li spingevano a loro volta anche con una certa irruenza, finendo a volte per farli cadere in mezzo al pubblico che li sosteneva già in precario equilibrio. Tornando alla prestazione degli High On Fire, in poco più di un'ora sfornano una prestazione eccellente, con il batterista Des Kensel assolutamente tellurico con i suoi colpi ultrapotenti e molto veloci. Ma assolutamente gli occhi del pubblico, quando non coinvolto nel marasma generale, erano tutti per Pike, autore di una prova maiuscola e di carattere, con la sua proverbiale ugola dall'acidità corrosiva e tritaossa, e la sua chitarra sferragliante. Anche con le luci sul palco improvvisamente fuori uso, la band non ha mostrato cedimenti, trasformando il loro show in uno sfogo da guerriglia urbana. Performance devastante. E la consapevolezza che gli adesivi che frequentemente girano sui vari palchi con su scritto 'Matt Pike For President' sono quanto mai più azzeccati.

Setlist HIGH ON FIRE:
The Black Plot
Carcosa
Rumors Of War
Serums Of Liao
Slave The Hive
The Falconist
Devilution
10,000 Years
Fertile Green
Blood From Zion
Snakes For The Divine
 

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