You are here: /

EXODUS: SHOVEL HEADED KILL MACHINE

data

05/10/2005
88


Genere: Thrash
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2005

Dopo il terremoto in seno band di qualche tempo fa, al quale della line-up originaria è sopravvissuto il solo Gary Holt, avevo ben poca fiducia negli Exodus. Insomma, Holt si è sempre dimostrato songwriter di razza, passi Bostaph che è una garanzia, ma alla voce? No dico, una band che ha avuto dietro il microfono gente come Baloff e Souza si ripresenta con uno sconosciuto totale, cosa dovremmo pensare? Ansia. Fortunatamente, il rischio non ha fatto che bene alla band californiana, che si ritrova ora una line-up di tutto rispetto (Bostaph e Altus nella stessa band non è roba da tutti i giorni) e un singer destinato a far dimenticare persino il paffuto Zetro. Il timbro vocale di Dukes infatti, aspro e strafottente quanto basta, incorpora tutte le caratteristiche adatte ai tipici brani degli Exodus; se dovesse rendersi necessario un paragone, vi direi di immaginare uno Zetro decisamente meno tirato ed esagerato (con tutta la stima che posso avere per il baffuto ex-vocalist, quando ci si metteva era piuttosto fuori luogo) con qualche sfumatura di Baloff e Araya. Risolto il problema singer, passiamo alla sostanza del nuovo album. Fin dalle prime note dell’opener “Raze” spicca la produzione, molto meno brillante e sfrigolante rispetto a “Tempo Of The Damned”, decisamente più grassa, satura e schiacciaculi; brani più complessi, lunghi, groovy e variopinti che in precedenza rendono “Shovel Headed Kill Machine” un macigno di pura potenza. La già citata opener, “Deathamphetamine”, i tipici mid-tempo Exodusiano che si incarnano nelle note di “Shudder To Think” o “Altered Boy” e la furia bellica dei due pezzi conclusivi, “44 Magnum Opus” e la title-track, tanto intricato tecnicamente il primo quanto breve e velocissimo il secondo. Non c’è un brano sottotono, a ben vedere, soprattutto se si ascolta un po’ di volte il tutto e lo si assimila per bene. Vi dirò di più, faccio addirittura fatica a scegliere un pezzo preferito. ‘Nuff said.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Amenrasezione

AMENRA
Monk - Roma

5 maggio - Aprire al ritorno degli Amenra in terra papale spetta agli ex compagni di etichetta Gnaw Their Tongues, visto che gli headliner hanno lasciato la Consouling Sounds per l’americana Relapse Records. Annunciati a sorpresa solo un giorno prima del concer...

May 10 2025

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web