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IDOL, BILLY: DEVIL'S PLAYGROUND

data

19/04/2005
78


Genere: Rock
Etichetta: Sanctuary
Anno: 2005

Torna sulle scene anche il buon Billy, assente da oltre due lustri, e torna con un disco energico, orecchiabile e con la nota "cattiveria". Accompagnato dal fedelissimo Steve Stevens alla chitarra(musicista mai troppo lodato), e da Derek Sherinian(guest) ai tasti d'avorio, il biondo ribelle ormai cinquantenne dimostra di avere ancora qualcosa da dire e che la lontananza dalla scene come scelta personale gli ha giovato. Questo silenzio discografico e dal music business ha donato linfa vitale all'ex Generation X il quale ha composto(con il supporto di Stevens) un lotto di canzoni sicuramente tra le più "pesanti" mai scritte, ma anche quelle più varie: dalle onnipresenti riminisceze punk-rock che suggellano diversi brani tiratissimi e gonfi di rabbia, al country-rock di Cherie e Lady Do Or Die, alle ballad d'ispirazione "idoliane" come Plastic Jesus e Rat Race ad altre inaspettate come la conclusiva orchestrale Summer Running, e tanto per gradire fino al singolo Scream, sorta di Rebel Yell moderna e "chitarrizzata". Un ritorno che merita attenzione perchè oltre a riportarci l'istrionismo di Idol in forma perfetta, guarda anche oltre lo stereotipo che l'artista americano ha saputo cucirsi addosso negli eighties. Segno che il tempo non stagna proprio ovunque e sotto i piedi di chiunque quando sono in scena reunion o ritorni come il presente. Segno che Billy è ormai un artista maturo che sa benissimo cosa vuole senza concedersi troppo ai trend o ad eventuali pressioni esterne. Fattori che rendono Devil's Playground un disco onesto, partorito con la dovuta cura(di qualità produzione e confezione) e la necessaria passione, e diretto alle vecchie ed alle nuove generazioni di rocker(merito, quest'ultimo, non secondario).

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