MIKE FARRIS: The Sound Of Muscle Shoals
data
12/04/2025E’ il suo essere “fuori dagli schemi” che mi porta attraverso la sua strada ritrovata a scoprire e ad approfondire questa voce per niente trascurabile: Mike Farris, soul man. Premesso che l’eredità musicale degli studi di registrazione Fame Recording Studios (Florence Alabama Music Entreprise) continua a tramandare i principi su cui si è fondata (1961), e ad incarnare la figura di tesoriere di segreti, di confessioni che si depositano nella profondità dell’animo, di persone mutevoli in continuo divenire come Mike Farris. Il fondamento del n. 603 di East Avalon Avenue, in Muscle Schoals, è sempre stato intendere la musica non come un genere da incasellare, ma come uno strumento puro, di ampio spettro, che consente di connettersi a livello umano. La priorità degli studi di registrazione di questa zona dell’Alabama è sempre stata focalizzata nel catturare l’energia dell’artista nel suono. L’attuale comproprietario e produttore Rodney Hall (figlio del fondatore, Rick Hall) ha invitato Farris a registrare il sesto album della sua carriera solista: mai come ora testimonianza di perfetta fusione tra la musica black e white, lasciata a decantare per esaltare la purezza di una voce autentica (non più compromessa da dipendenze), e che si presenta così com'è nel suo essere! Testi dedicati autobiografici su sonorità southern soul, country, gospel, R&B, da cantautorato (Van Morrison), dalla miscela tipica della zona. Ascoltare ‘The Sound Of Muscle Schoals’ di Mike Farris è musicalmente un viaggio trascendentale in una sorta di compilation che ricorda una miriade di artisti che hanno segnato la storia (Otis Redding, Wilson Pickett, Aretha Franklin, Solomon Burke, Boz Scaggs, Luther Ingram, etc), e più intimamente farsi prendere per mano nei racconti dallo spirito vitale di questo artista, per finire ed essere risucchiati dalla gioia dei cori gospel del disco. E’ interessante scoprire la strada da cui proviene Farris; il suo esordio con la band formatasi a Nashville negli anni ’90, ‘The Screamin’ Cheetah Wheelies’ (Atlantic, 1993) mi ha tolto il respiro: southern rock “fuori dagli schemi”, dalla smisurata bellezza, un crossover animato da soul liberatorio, da mozzare il fiato! Segnalerei questo ottimo progetto, appena uscito e recupererei il punto di partenza.
Commenti