NOISE TRAIL IMMERSION: Symbology Of Shelter

Il nero abisso di disperazione che a volte la vita può riservare è l’ostacolo imprevedibile che la follia o il destino possono riservare. Una caduta in cui il caos è frastuono che non permette di respirare. Affanno in cui appiglio frana, polvere che mastichiamo e nella quale i sogni si mescolano, disperdendosi. Questa lotta però vive di un istinto di sopravvivenza, un’energia che nasce da una sensibilità profonda, da una luce che si intravede soltanto ma alla quale si tende. 'Symbology Of Shelter' è la seconda opera in studio dei nostrani Noise Trail Immersion, band dai suoni dissonanti e dalla tecnica sopraffina. Il loro è un sound psicotico, una babele di sentimenti che ci investe e che sgorga con suoni cupi, a tratti ancestrali, a metà tra black metal, mathcore e qualsivoglia altra definizione che converga nel concetto di estremo e geniale; una sorta di sludge dalle tinte nere che va però ben oltre le definizioni. Gli artisti lasciano libere le loro intenzioni, toccando attitudini lontane, cerchio che si chiude prendendo due direzioni opposte e poi abbracciandosi. I pezzi pulsano di voci laceranti, strumenti tesi che spezzano ogni dubbio sulla qualità e personalità dei Noise Trail Immersion. Proprio la tensione, il gioco di sfumature della medesima su suggestioni, è la protagonista assoluta di un album trepidante e ricco di lapilli di schizofrenia. Una linea guida tra i pezzi esiste, ma è necessario sviscerare un lavoro nel quale è possibile districarsi solo dopo un’accurata “analisi”. Impressiona la voglia di esplorare da parte dei musicisti, la costante adrenalina e bramosia che innalza ad ogni istante il livello di un disco dal valore assoluto. Non possiamo che compiacerci dei nostri connazionali, capaci di non sfigurare di fronte ad alcuno ed anzi mettendo un marchio di fabbrica inconfondibile sulla scena. Auspichiamo abbiano la considerazione che meritano, sarebbe un delitto ignorarli.