REDRUM04: A New Era

L’Italia è da sempre ricchissima di interessanti progetti musicali, specie in chiave rock/alternative. Il nome Redrum04 pur essendo nuovo a tutti non è nient’altro che una rinnovata veste di ciò che furono i Panic Room, crossover band che anni fa fece parlare positivamente di sé attraverso due album. Cosa abbia spinto i musicisti a cambiare nome penso sia da imputare al fatto che artisticamente parlando di quel progetto oggigiorno c’è ben poco, nello specifico i Redrum04 potremmo definirli ciò che l’alternative rock americano ci sta offrendo dal periodo Puddle Of Mudd (ovviamente del loro periodo migliore) in poi. Ma se ancora non bastasse, ecco un titolo come 'A New Era' che conferma quanto appena detto. Lasciato perdere l’artwork (orrendo) e concentrandosi sulla musica non possiamo che ammettere che questi musicisti hanno davvero svolto un ottimo lavoro, andando a stravolgere ciò che per anni è stata la loro “comfort zone” abbracciando calorosamente il lato melodico del rock. Un disco che pur cercando di avvicinarsi agli standard stilistici imposti dalle rock radio odierne ha comunque sia una sua personalità, facendo sì che il lato heavy dei Panic Room venga allo scoperto in poche – ma buone – occasioni. Il livello dei brani lo potremmo dire medio/alto, non essendoci cali di tensione o brani sotto la media, questo grazie soprattutto all’ottimo lavoro svolto in sede chitarristica e da un cantante decisamente a suo agio anche in ambienti più soft rispetto a quelli esplorati nel corso degli anni. Il primo singolo “Dirty Consequence” è un tributo a Incubus primo periodo e ultimi Nickelback, un concentrato di emozioni contrastanti che colpisce per intensità, mentre “Wake Up” è sicuramente il brano con più brio all’interno della tracklist. Un applauso a questi musicisti, capaci di rimettersi in gioco in un contesto decisamente nuovo con un album riuscitissimo come 'A New Era'.