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STEVE HACKETT: Genesis Revisited: Live At The Royal Albert Hall

data

22/06/2020
90


Genere: Progressive Rock
Etichetta: InsideOut Music
Distro: Sony
Anno: 2014-2020

Non c'è bisogno certo di ricordare come i Genesis siano stati una delle band tra le più seminali ed influenti negli anni '70, tanto da poter essere annoverati ancora oggi tra i principali esponenti della grande stagione del prog rock. L'epoca d'oro, che ha segnato i loro più grandi capolavori, ha visto protagonista anche Steve Hackett, chitarrista che, pur dopo lo split con il gruppo britannico è stato forse colui che, a distanza di tempo, ha tenuto più di ogni altro vivo lo spirito originario di quel periodo, forse persino più degli stessi Banks e Rutherford, che hanno continuato a realizzare album con quel moniker. Certamente anche più di Peter Gabriel o Phil Collins, in seguito protagonisti di grandissimi successi planetari, tuttavia seguendo un percorso artistico ben diverso rispetto a quanto avevano realizzato nei Genesis. Questo 'Genesis Revisited: Live At The Royal Albert Hall' è stato registrato in occasione di uno show speciale di Steve Hackett del 24 ottobre 2013: già pubblicato nel 2014, viene ora riproposto in versione rimasterizzata e in vinile. Il chitarrista viene accompagnato da una band di tutto rispetto, con Nad Sylvan alla voce (cantante proprio da lui lanciato verso il grande pubblico), Roger King alle tastiere, Gary O'Toole alla batteria, Lee Pomerov al basso e Rob Townsend ai fiati, ma ritroviamo anche alcuni ospiti speciali: John Wetton canta su "Firth Of Fifth", Amanda Lehmann in "Ripples", ma c'è anche Ray Wilson, singer nel controverso ritorno dei Genesis con l'album "Calling All Stations", che si cimenta su due classici come "Carpet Crawlers" e "I Know What I Like (In Your Wardrobe)", con risultati apprezzabili. Tra i guest ritroviamo anche il grande Roine Stolt, che suona uno splendido assolo nel capolavoro "Return Of The Giant Hogweed". La setlist va a pescare un po' da tutti gli album del periodo in cui Hackett era in line-up: si comincia con "Dance On A Volcano" e "Dancing With The Moonlit Knight", per poi procedere un po' a blocchi: da "The Lamb Lies Down On Broadway" vengono proposte "Fly On A Windshield", "Broadway Melody Of 1974" e la già citata "Carpet Crawlers"; è poi la volta di "Nursery Crime" con due delle tracce più importanti e apprezzate dei Genesis, ovvero appunto "The Return Of The Giant Hogweed" e "The Musical Box", che da sole varrebbero già l'acquisto del disco. Dopo il breve intermezzo chitarristico di "Horizons", si passa a "Wind & Wuthering", con "Unquiet Slumbers For The Sleepers...", "...In That Quiet Earth" e "Afterglow", mentre "Selling England By The Pound" viene rappresentato da "I Know What I Like (In Your Wardrobe" e "Firth OF Fifth" (con un grandissimo John Wetton). Quest'ultimo brano apre la seconda parte dello show, della quale non possiamo naturalmente fare a meno di citare due classici tratti da "Foxtrot" come "Watcher Of The Skies" e soprattutto "Supper's Ready", oltre alla splendida "The Fountain Of Salmacis". Insomma, c'è davvero tanta roba in questo concerto, nel quale, nell'arco di oltre due ore e un quarto, Hackett riesce ad incantare con la musica di questo grandissimo gruppo, che appare ancora davvero viva e affascinante, nonostante sia stata concepita ormai quasi mezzo secolo fa. 

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