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TRIBUZY: EXECUTION

data

01/10/2005
75


Genere: Power/Heavy Metal
Etichetta: Self
Anno: 2005

Il talentuoso Renato Tribuzy, frontman dei brasiliani Thoten, realizza il suo primo progetto solista intitolato “Execution”. Per quest’impresa Renato ha chiamato alla sua corte amici di tutto rispetto formando un team da mille e una notte: Bruce Dickinson (Iron Maiden), Micheal Kiske (Place Vendome, ex-Helloween), Roland Grapow (Masterplan, ex-Helloween), Ralf Scheepers (Primal Fear, ex-Gamma Ray) , Matt Sinner (Primal Fear) e Kiko Loureiro (Angra). Il sound dell’intero platter è orientato, come prevedibile, al Power Metal anni ’90 che strizza l’occhio alle band di riferimento di mezzo mondo. Dai toni più grezzi e pesanti, che richiamano allo US Power di casa Schaffer, della lunga e graffiante opener “Execution” e dell’anonima “Lake Of Sins” al melodico e trascinante refrain di “Forgotten Time” o della tiratissima helloweeniana “Web Of Life” (il riff di chitarra di Grapow è quasi da auto-plagio!). La prestazione del buon Tribuzy è da dieci e lode, una voce calda e potente capace di un ottima interpretazione vocale e di acuti di altissimo livello. Ad accompagnarlo durante le diversi fasi di questo platter è la voce di Ralf Scheepers, vera e proria sirena del Power Metal europeo che, qua e là, se ne salta fuori con un acuto dei suoi. Punti cardine di questo disco sono, oltre alle già citate “Execution” e “Forgotten Time”, i brani con gli ospiti di riguardo. Il primo ad essere chiamato in causa è Micheal Kiske, autore di una prestazione degna del tempo che fù sul meraviglioso ritornello di “Absolution”, peccato che l’intera canzone, divisa tra parti più tirate e velati arpeggi di chitarra, non renda al meglio e suoni piuttosto “vuota”. Anche il buon vecchio Bruce non poteva certo deludere e la canzone in cui duetta con Tribuzy, “Beast In The Light”, è sicuramente la migliore del lotto. Un brano che non sfigurerebbe sul suo ultimo album solista “Tiranny Of Souls”, essendo molto vicino alle sonorità del singolo “Abduction”. L’unico brano non composto da Tribuzy è “Nature Of Evil”, realizzato e cantato invece da Matt Sinner assieme al “suo” vocalist Ralf. Un mid tempo dalle sound oscuro che va un po’ in disaccordo con il resto del platter, come probabilmente avrebbe fatto su di un qualunque album dei Primal Fear. “Execution”, oltre a mostrarci le grandi potenzialità della voce di Tribuzy, è un buon disco d’esordio che apre una nuova strada per la cariera solista del singer brasiliano. Certo, visti i nomi era lecito aspettarsi qualcosina di più, ma per gli appasionati del genere può risultare una gradita sorpresa.

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